CATANZARO I Tribunali della Libertà di Catanzaro e del Riesame di Cosenza hanno sconfessato l’impianto accusatorio nei confronti dell’indagato Eugenio Ciliberti, l’imprenditore accusato di reato di sfruttamento del lavoro. L’ordinanza del 22 maggio 2020, emessa dal Gip di Castrovillari, aveva applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari e aveva disposto il sequestro preventivo della “Full Società Agricola s.r.l.” ed il 12 giugno 2020 erano state sequestrate cospicue somme di denaro all’indagato.
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, dopo un’attenta valutazione degli elementi prodotti dai difensori, ha annullato l’ordinanza cautelare personale, disponendo l’immediata cessazione della misura degli arresti domiciliari.
Inoltre, è uno dei rarissimi casi in cui, per ben due volte, il Tribunale delle misure reali ha dichiarato, in diverse composizioni (quindi, formate da ben sei Giudici) che manchi completamente il “fumus commissi delicti” nelle condotte, ineccepibili, di Eugenio Ciliberti.
L’imprenditore Ciliberti, in tutti e tre i riesami, è stato assistito dagli Avvocati Enzo Belvedere, del foro di Cosenza, e Michele Donadio, del foro di Castrovillari. I difensori hanno espresso «vivo apprezzamento per i provvedimenti, che hanno subito restituito al Ciliberti completa libertà di azione oltre che tutti i beni allo stesso malamente sottratti».
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