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Sequestrata una rete di oltre 5 km dalla Guardia Costiera di Corigliano Rossano – FOTO e VIDEO

La “spadara” sequestrata nel porto di Cariati era alta 30 metri. Gli uomini della guardia costiera hanno impiegato un’intera giornata per misurare l’attrezzo lungo circa 50 volte un campo da calcio…

Pubblicato il: 09/07/2020 – 14:51
Sequestrata una rete di oltre 5 km dalla Guardia Costiera di Corigliano Rossano – FOTO e VIDEO

CORIGLIANO ROSSANO Nell’ambito dell’operazione complessa di vigilanza e controllo lungo la filiera della pesca denominata “Xiphias Gladius” coordinata dal V Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Reggio Calabria, i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Corigliano Rossano, hanno sequestrato nei giorni scorsi una rete da posta derivante illegale, comunemente conosciuta come spadara, lunga più di cinque chilometri ed alta più 30 metri.
L’uso delle reti da posta derivanti del tipo “spadara” è stato messo al bando per effetto di disposizioni comunitarie e nazionali. Si tratta di attrezzi da pesca non ancorati ai fondali e soggetti a continui spostamenti dovuti alla corrente marina che arrecano un grave danno all’ecosistema marino per la cattura indiscriminata di una notevole varietà di specie marine, tra le quali tartarughe e cetacei. La complessa attività d’indagine condotta dalla Guardia Costiera di Corigliano Rossano si è concretizzata nei giorni scorsi nel porto di Cariati Marina, allorquando i militari hanno sorpreso un peschereccio con a bordo la spadara durante le fasi di ormeggio.
C’è voluta l’intera giornata per misurare la rete lunga circa 50 volte un campo da calcio ed alta come un edificio di 10 piani; al termine delle operazioni l’attrezzo è stato posto sotto sequestro grazie anche alla preziosa collaborazione offerta dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Cosenza che prontamente hanno messo a disposizione un mezzo per il relativo trasporto presso un dedicato deposito.
Nei confronti del trasgressore è scattata una sanzione amministrativa di 6000 euro, oltre che l’irrogazione di una sanzione accessoria che colpisce, attraverso il sistema punti, la licenza di pesca e che può comportare anche alla revoca del permesso per pescare in caso di ripetute violazioni.
Le attività di controllo sull’ordinato svolgimento della pesca marittima e più in generale sulla filiera della pesca ed a tutela dell’ambiente marino e costiero proseguiranno nell’ottica di assicurare la disponibilità delle risorse per le future generazioni, così da garantire uno sviluppo sostenibile per il settore, il tutto a vantaggio del cittadino.

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