di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME A poco più di dieci giorni dal prossimo consiglio comunale, convocato per il 23 luglio, arriva una pesante bocciatura per il rendiconto dell’esercizio finanziario 2019 presentato dal Comune di Lamezia Terme lo scorso 11 giugno dopo l’approvazione con delibera numero 856 della giunta comunale. A scriverlo nero su bianco è stato, in una relazione firmata lo scorso 13 luglio 2020, l’Organo di revisione composto da Ettore Domenico Riitano, Maria Aino e Francesco Vergata. Debiti fuori bilancio e irregolarità non sanate e legate a “fondi spese e rischi futuri” e i rapporti con le partecipate. Tutti elementi fortemente critici e che hanno spinto proprio i revisori ad esprimere parere «non favorevole».
RENDICONTO BOCCIATO Una vera e propria stroncatura per un rendiconto presentato attraverso la modalità “provvisoria” per verificare eventuali anomalie prima di sottoporre allo stesso Organo un documento definitivo, da approvare in Consiglio. Ma, in attesa della discussione e delle modifiche che dovranno necessariamente essere applicate, per il momento si tratta di un primo passo falso importante per l’amministrazione Mascaro.
DEBITI FUORI BILANCIO Tra i punti più critici e sottolineati dall’Organo Revisore, ci sono i debiti fuori bilancio. L’Ente lametino ha provveduto nel corso del 2019 al riconoscimento e al finanziamento di debiti fuori bilancio per 1.439.066,69 euro. Di questi, 708.307,52 euro sono relativi a «acquisizione beni e servizi senza impegno di spesa» e 730.759,17 euro a «sentenze esecutive». Così, dopo la chiusura dell’esercizio al 31 dicembre, ed entro la data di formazione dello schema di rendiconto, sono stati riconosciuti e finanziati debiti fuori bilancio per 32.740,48 euro e segnalati debiti fuori bilancio in attesa di riconoscimento per 2.304.062,58 euro. Un primo punto critico, dunque, che fa il paio con l’esistenza di ulteriori debiti fuori bilancio ancora da riconoscere. I revisori, intanto, hanno invitato il Comune a «monitorare sia i capitoli di spesa finanziati con mezzi correnti/in conto capitale, appositamente autorizzati, che gli accantonamenti già presenti nell’avanzo di amministrazione al fine di garantirne l’adeguata copertura». E, considerato poi l’ammontare delle passività probabili connesse al contenzioso in essere fonti significative di fuori bilancio, i revisori ritengono «opportuno un monitoraggio continuo onde adeguare tempestivamente gli accantonamenti».
FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITÀ L’Ente lametino avrebbe evidenziato le diverse modalità di calcolo applicate (media semplice, media ponderata, ecc.) in relazione alle singole tipologie di entrata per un totale di 34.099.247,49 euro. Secondo i revisori però, nel rendiconto l’eliminazione di crediti iscritti fra i residui attivi da oltre 3 anni dalla loro scadenza, non riscossi e non ancora prescritti, è stata «motivata sommariamente» e non sarebbe stato «allegato l’elenco dei crediti inesigibili, stralciati dal conto del bilancio, sino al compimento dei termini di prescrizione».
FONDO CONTENZIOSI Altro punto critico sottolineato dai revisori è il “fondo contenziosi”. Il Comune lametino, infatti, ha provveduto ad accantonare per i rischi contenzioso legale e per passività potenziali di parte corrente e in conto capitale, 2.336.806,06 euro complessivi, un incremento da 11 a 13 milioni (al 15/04/2020) considerato «inadeguato» per i revisori.
GLI ACCANTONAMENTI PER IL PERSONALE L’Organo di Revisione ha verificato che nel risultato di amministrazione non è presente alcun accantonamento per gli aumenti contrattuali del personale dipendente. L’Organo di Revisione ha verificato che gli altri accantonati sono pari a 391.500 euro. In merito si invita l’Ente a «monitorare costantemente l’adeguatezza dei Fondi, per affrontare tempestivamente i rischi finanziari che potrebbero verificarsi, invitando altresì l’Ente all’incremento di detti fondi laddove se ne ravvisi la necessità».
RAPPORTI CON LE PARTECIPATE Un capitolo importante, poi, è dedicato alla situazione che riguarda le “partecipate” e gli enti in-house del Comune di Lamezia. Il bilancio, per tutti, si è chiuso in utile al 31 dicembre 2019. Ma il quadro è più complesso quando si parla della “Lamezia Multiservizi spa”.
Secondo i revisori, infatti, il bilancio dell’esercizio al 31/12/2018 si è «chiuso con una perdita pari ad 21.957.824 euro ed è stato approvato dall’Ente tardivamente in data 22 giugno 2020 con approvazione della proposta di portare a nuovo la perdita conseguita». Nel corso del 2019 la società ha avviato però la procedura di concordato preventivo e il relativo decreto di omologazione è stato emesso dal Tribunale di Lamezia lo scorso 5 marzo.Il bilancio per l’esercizio alla fine dello scorso anno si è chiuso così con utile pari ad 21.550.207 euro, con un patrimonio netto che ammonta a 910.583 euro, approvato, con parere sfavorevole del proprio collegio sindacale, solo lo scorso 22 giugno 2020 unitamente al bilancio dell’anno precedente. Un risultato, mettono in evidenza i revisori, originato dall’imputazione di sopravvenienze attive per 21.850.042 euro determinate «dalla riduzione dei debiti in funzione della procedura di concordato preventivo». Elementi di “rischio” che impongono un’attenta analisi che ricomprenda fatti e avvenimenti che hanno portato alla perdita con i revisori che, dunque, hanno richiamato l’attenzione alla «corretta applicazione della normativa civilistica e fiscale per i casi di risultati economici negativi che determinino la perdita di tutto il capitale». Intanto l’Ente ha accantonato la somma di 1.111.33,30 euro quale «fondo per perdite risultanti dal bilancio d’esercizio delle società partecipate», una cifra che i revisori definiscono però «non congrua».
IL RISULTATO ECONOMICO Tra le note positive o comunque meno dolenti c’è invece il risultato economico conseguito nel 2019. Secondo i revisori, infatti, «il risultato economico depurato della parte straordinaria, presenta un saldo di 1.972.770,71 euro, con un miglioramento dell’equilibrio economico di 1.014.308,83 euro rispetto al risultato del precedente esercizio. L’equilibrio economico è un obiettivo essenziale per la funzionalità dell’Ente e la tendenza al pareggio economico della gestione ordinaria deve essere pertanto «considerata un obiettivo da perseguire».
IN CONCLUSIONE L’Organo di Revisione ha dunque sottolineato tutte le prossime mosse che il Comune di Lamezia dovrà adottare per evitare una nuova bocciatura. A cominciare dall’aggiornamento dell’inventario generale in quanto propedeutico alla redazione dello Stato Patrimoniale, «anche considerato che le scritture inventariali costituiscono una fonte descrittiva, contabile e valutativa essenziale per la compilazione del Conto del Patrimonio». E poi i «residui attivi elevati che denota una ridotta capacità di riscossione delle entrate» e la necessità di «migliorare le proprie procedure di riscossione riducendo in maniera significativa i tempi procedurali, adottando tempestivamente ogni idonea attività, anche coattiva». (redazione@corrierecal.it)
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