di Fabio Papalia
CARERI Un attacco diretto allo Stato. Questo il significato di un gravissimo atto intimidatorio portato a segno questa mattina ai danni di un funzionario del Comune di Careri, ente sciolto per mafia nel gennaio 2019 dal Consiglio dei ministri su proposta dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Un attacco allo Stato, perché è avvenuto in pieno giorno; perché è avvenuto di fronte al municipio; perché la vittima è un funzionario che è stato nominato proprio dalla commissione straordinaria insediata dopo lo scioglimento e perché ricopre un ruolo apicale importantissimo per il funzionamento dell’Ente. Il funzionario è il segretario generale Mario Ientile, ignoti questa mattina hanno “inciso” la sua nuova automobile di fabbricazione tedesca, una Volkswagen fresca di concessionario, provocando profondi segni per tutto il perimetro con un chiodo. Non ancora paghi, hanno “decorato” il cofano per tutta la sua grandezza con un enorme simbolo fallico.
Il funzionario era giunto al lavoro di prima mattina. Presumibilmente il danneggiamento è stato eseguito tra le ore 11:00 e le ore 14:00 davanti alla sede del Comune, dove c’è anche l’ufficio postale e un bar. L’episodio è stato denunciato presso la locale Stazione Carabinieri che hanno avviato indagini sull’accaduto e stanno verificando la presenza di telecamere in zona.
LA SOLIDARIETA’ DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA «Per le modalità con cui si è svolto ritengo che sia un chiaro atto di intimidazione. È il tentativo di scoraggiare funzionari che stanno lavorando bene per il ripristino della legalità e il riefficientamento dell’ente. Esprimo la vicinanza della commissione straordinaria al funzionario e la fermezza che avrà la commissione straordinaria nel respingere questi atti che servono soltanto a intimidire chi sta facendo bene il suo dovere nel riportare nella legalità l’azione amministrativa dell’ente. Ho segnalato il fatto increscioso al prefetto Mariani e sono sicuro che lo Stato mostrerà ancora di più la sua fermezza nel sostenere quegli amministratori pubblici e dipendenti pubblici che lavorano onestamente e in maniera trasparente per riaffermare la legalità dell’azione amministrative», questo il commento rilasciato al Corriere della Calabria dal viceprefetto Maurizio Ianieri, a capo della commissione straordinaria cui è stato affidato il compito di riportare la legalità a Careri e che all’atto del suo insediamento trovò «una situazione di confusione amministrativa assoluta». Proprio per questo dopo diversi mesi fu individuata dalla commissione la figura di Ientile. Adesso la commissione è in regime di proroga per altri sei mesi. «Sono sei mesi utilissimi – afferma Ianieri – perché stiamo mettendo a punto un lavoro importante diretto a stroncare numerosi casi di abusivismo edilizio che ci sono stati, e nel ripristinare la legalità nei criteri e per la gestione delle concessioni amministrative relative ai terreni pubblici, a immobili a uso abitativo del Comune, fino alle concessioni cimiteriali». A fianco di questo lavoro di controllo e ripristino della legalità, la commissione sta per raggiungere importanti risultati realizzando opere pubbliche importanti, un centro sportivo polivalente in frazione Natile realizzato con fondi Pon per un investimento di circa 300mila euro, che all’inizio autunno sarà consegnato alla fruizione della cittadinanza, anche una nuova scuola sempre in Natile nuovo per un investimento di circa 500mila euro, si sta per appaltare un progetto per il rifacimento delle canalizzazioni fognarie in frazione Natile Nuovo, è in corso un appalto per il recupero di una strada pubblica nel centro di Careri e interventi di recupero del vecchio municipio, infine si stanno per riappaltare lavori per numerosi interventi di viabilità nel territorio comunale.
Il commissario straordinario spiega così la presenza dello Stato a Careri: «A fianco al lavoro di recupero della legalità che stiamo facendo, che è anche quello di migliorare i controlli sul pagamento dei tributi comunali, il contrasto all’abusivismo edilizio e il ripristino legalità in relazione concessione dei beni comunali, che siano cimiteri o abitazioni o terreni comunali, e controlli incrociati per il recupero tributi, la commissione ha messo in campo anche un’azione per fornire al territorio una serie di opere pubbliche che erano ferme, e progetti nuovi come sull’illuminazione pubblica e la videosorverglianza».
INTIMIDAZIONE ANCHE AL VICEPREFETTO Evidentemente a qualcuno il nuovo corso non piace, per alcuni può essere frustrante abituarsi ad avere diritti e doveri quando finora si è sguazzato tra favori e soprusi. E infatti quella di oggi non è la prima intimidazione registrata a Careri, mesi fa ve ne è stata una proprio rivolta al viceprefetto Ianieri, quando gli fu recapitata una lettera contenente una croce e minacce vergate in dialetto. Anche in quell’occasione fu sporta denuncia ai carabinieri. Man mano che lo Stato avanza e si riappropria di Careri, qualcuno vorrebbe trascinare indietro l’intera comunità, Ianieri lo ha capito e assicura che non arretrerà di un centimetro: «Se riusciamo a terminare il lavoro vince lo Stato e questo dà fastidio a chi ci vuole intimidire. Se lo Stato lavora bene fa danno all’antistato». (redazione@corrierecal.it)
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