Stasi "rimpasta" i dirigenti del Comune di Corigliano Rossano

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Dopo una seconda rimodulazione della macrostruttura comunale approvata dalla giunta e suddivisa in cinque aree, 15 settori e la conversione della Polizia locale da unità di staff a settore, l’esecutivo Stasi ha approvato oggi anche la rimodulazione degli incarichi apicali.
Una suddivisione dei settori fra i dirigenti di ruolo, vincitori di concorso (Giuseppe Graziani e Antonio Le Fosse, gli unici superstiti dopo i pensionamenti ed ereditati dall’ex Comune di Rossano che contemplava settori e dirigenze nella pianta organica, mentre l’ente coriglianese si fermava ai responsabili dei servizi, quindi ai funzionari) e quelli nominati dal Commissario Bagnato e confermati da Flavio Stasi (Francesco Amica e Tina De Rosis, con la designazione recente da parte del sindaco a Danilo Fragale per gli uffici finanziari).
Gli incarichi, saranno validi fino al prossimo 31 dicembre. Vedranno Tina De Rosis, “senza soluzione di continuità” confermata quale dirigente del Settore 1 “Politiche di promozione sociale” e, ad interim, del Settore 2 “Servizi demografici ed elettorali”. Ad Antonio Le Fosse, senza soluzione di continuità è confermata la dirigenza del Settore 3 “Affari generali”; a Danilo Fragale, senza soluzione di continuità e per la durata di due anni, è confermata la dirigenza del Settore 7 “Bilancio e servizi finanziari” e, ad interim, la dirigenza del Settore 8 “Tributi” e del Settore 9 “Patrimonio ed appalti”.
Giuseppe Graziani, senza soluzione di continuità, sempre fino al 31 dicembre 2020, sarà il dirigente del Settore 10 “Urbanistica e commercio”, ad interim, del Settore 11 “Lavori pubblici” e del settore 12 “Politiche europee e sviluppo strategico”; a Francesco Amica, senza soluzione di continuità guiderà il Settore 13 “Ambiente ed energia”, ad interim, la dirigenza del Settore 14 “Reti e manutenzione” e del Settore 15 “Protezione civile”.
La giunta, inoltre, ha deliberato di attribuire ad interim, al segretario comunale Paolo Lo Moro i Settori 4 “Risorse umane ed informatizzazione”, 5 “Avvocatura civica” e 6 “Polizia municipale”, tanto discussa ed al centro di un’infinita polemica.
L’amministrazione comunale di Corigliano Rossano ha anche precisato che parte di questi settori saranno conferiti ad altro dirigente nominato pro tempore dopo una selezione.
Nei mesi scorsi, l’unica procedura di selezione, era stata avviata per designare un dirigente a tempo agli uffici tecnici. Furono in quattordici a presentarsi ad una prima selezione, con quattro non ammessi e poi ripescati il giorno dopo. Di questi la commissione esaminatrice composta dal segretario Lo Moro e dai dirigenti nominati Amica e De Rosis ne ammise sei ad un secondo colloquio con Lo Moro ed il sindaco Stasi ma da quel momento non se n’è saputo più nulla.
Tra i sei selezionati – ed inizialmente forse fra i favoriti – c’è Nilo Domanico, ingegnere di caratura internazionale, attuale dirigente dell’ufficio tecnico degli Affari reali dell’Oman, oltre ad essere direttore dei lavori dell’Oman Botanic Garden, ma con l’unica “colpa” di essere originario di Corigliano Rossano e, da quanto si mormora, finito nella morsa delle polemiche di campanile fra le anime “territoriali” che compongono la maggioranza a sostegno di Stasi. Quel tiro alla fune, a febbraio, finì con un nulla di fatto. (l.latella@corrierecal.it)