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Infrastrutture (Ponte compreso), sanità e lotta alla 'ndrangheta, ecco le “ricette” di Bombardieri

Il segretario generale della Ui, calabrese d’origine, al Consiglio confederale del sindacato regionale: «Priorità agli investimenti». Il ricordo di Ferri, vittima del Covid. Biondo: «Politica ancor…

Pubblicato il: 17/07/2020 – 13:19
Infrastrutture (Ponte compreso), sanità e lotta alla 'ndrangheta, ecco le “ricette” di Bombardieri

di Antonio Cantisani
LAMEZIA TERME
Investimenti in infrastrutture, compreso il Ponte sullo Stretto a patto che «non si dimentichi tutto il resto», investimenti nella sanità utilizzando i fondi del Mes, e lotta alla ‘ndrangheta attraverso la semplificazione delle procedure. Sono queste le priorità che il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, calabrese di Maria di Gioiosa Jonica, indica al governo nazionale nel corso del Consiglio confederale del sindacato regionale, una delle sue prime uscite dopo la sua indicazione a leader della confederazione.
«IL SINDACO DI MILANO VENGA QUI…» «Lo stato di salute del Mezzogiorno in questo momento è quello che abbiamo sempre registrato e denunciato, una situazione molto problematica sulla quale dobbiamo intervenire con investimenti e con una nuova attenzione», esordisce Bombardieri, che coglie l’occasione «per mandare una cartolina al sindaco di Milano: venga in Calabria, lo ospitiamo noi della Uil, gli facciamo verificare la situazione sociale ed economica, così magari la prossima volta ci penserà due volte prima di dire che i trattamenti economici tra Nord e Sud dovranno essere differenziati».
LE PRIORITA’ PER LA CALABRIA Il leader nazionale della Uil quindi scende nel dettaglio della realtà calabrese, affermando che «il tema complessivo del lavoro in Calabria va affrontato in modo diverso. Noi continuiamo a chiedere al governo investimenti in infrastrutture perché è l’unico modo attraverso il quale possiamo riprendere lo sviluppo di questa terra. Le infrastrutture – sostiene Bombardieri – servono: parliamo di infrastrutture materiali e immateriali, la rete, i collegamenti, la possibilità di far venire le aziende e i turisti. Verificheremo che tutto questo ci sia sui bandi che in qualche modo stanno per essere fatti».
«SI’ AL PONTE, MA ANCHE A TUTTO IL RESTO…» Sì al Ponte sullo Stretto, in linea con la storica posizione della Uil, a condizione però che non sia un modo per non parlare di altro: «Poichè – spiega Bombardieri – siamo amanti delle politiche keynesiane abbiamo sempre detto che il moltiplicatore degli investimenti per noi è un fatto positivo, quindi abbiamo sempre detto di essere d’accordo nel caso di possibilità e disponibilità di investimenti per i Ponte. Ricordiamo però che, insieme al Ponte, servono strade, servono ferrovie elettrificate, serve la doppia linea, servono infrastrutture, servono i collegamenti on line, serve anche tutto questo. Non vorrei – rileva il segretario generale della Uil – che parlando del Ponte, sul quale noi siamo d’accordo, si dimenticasse tutto il resto».
I FONDI DEL MES PER LA SANITA’ Ma al primo piano delle attenzioni della Uil c’è anche il tema della sanità, uno dei “buchi neri” della Calabria. «Chiediamo – sottolinea Bombardieri – che siano utilizzati i soldi del Mes, 37 miliardi, che corrispondono stranamente alla cifra tagliata nella sanità pubblica negli ultimi anni, devono essere utilizzati velocissimamente. Noi abbiamo una situazione della sanità in Calabria e nel Mezzogiorno disastrosa, quei soldi possono e devono essere investiti in infrastrutture sanitarie. Questa è una cosa che rivendichiamo e rivendichiamo con forza».


LA LOTTA ALLA ‘NDRAGHETA Da calabrese, Bombardieri ha inoltre chiara la percezioene della pervasività della ‘ndrangheta e della necessità di una lotta senza quartiere: «Il tema – rimarca – è da affrontare e noi l’abbiamo posto quando ci siamo confrontati con il governo, chiedendo una maggiore semplificazione nei rapporti e con i finanziamenti sia per le piccole e medie aziende sia per i tanti lavoratori. Vorrei però sottolineare che in Calabria ci sono tantissime persone perbene, è la stragrande maggioranza, partiamo da queste».
IL RICORDO DI BONAVENTURA FERRI C’è poi spazio per un toccante omaggio a Bonaventura Ferri, dirigente della Uil vittima del Covid. «Lo ricordiamo – dice Bombardieri – come un grande lavoratore, una grande persona che ha lavorato con noi sui principi e sui valori su cui questa comunità continua a lavorare, e lavoreremo anche per onorare la sua memoria».
L’INETRVENTO DI BIONDO Un contributo anche dal segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo. «Purtroppo – sostiene – siamo ancora qui a parlare di ripartenza. Lo facciamo con il neo segretario Bombardieri, calabrese che ha un legame fortissimo e particolare con la nostra terra, e quindi lo affrontiamo con ancora maggiore determinazione, sapendo che è un momento particolare per il Paese e soprattutto per la Calabria, avvolta da ritardi atavici. Le criticità per la nostra regione – ricorda il segretario della Uil calabrese – sono la mancata spesa dei fondi comunitari, circa 1,7 miliardi non spesi su un totale di 2,4 miliardi, il lavoro, gli investimenti pubblici. Il 22 giugno 2019 a Reggio Calabria abbiamo fatto una manifestazione a sostegno del Mezzogiorno, ripartiamo da lì convinti che la ripartenza della Calabria passa da ciò che sarò in grado di fare il governo nazionale ma anche la politica calabrese, che purtroppo ancora resta avviluppata in una logica lontana dai problemi. Lo abbiamo detto di recente tornando in piazza sulla sanità: se questo è l’andazzo certamente ritorneremo su tutte le questioni che riguardano la Calabria, perchè anche il dibattito del Consiglio regionale non soddisfa i bisogni dei calabresi». Secondo Biondo, l’attuale situazione offre anche «opportunità, perchè la pandemia ha costretto anche l’Europa a rendere più flessibili le regole sulla gestione e sulla spesa pubblica nazionale e comunitaria. Nel Paese arriveranno circa 270 miliardi dall’Europea, sono risorse che vanno spese per un obiettivo: devono servire ad accorciare le distanze tra il Nord e il Sud. Questo lo rivendicheremo con forza, è la base del nostro programma, per affrontare, all’interno del Piano per il Sud, la questione calabrese del lavoro, degli investimenti, della sanità, del Porto di Gioia Tauro, della partecipazione pubblica, del bilancio regionale. C’è tanta carne al fuoco, noi – conclude il segretario della Uil Calabria – siamo determinati ad andare avanti». (redazione@corrierecal.it)

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