CATANZARO «L’ultima relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia è un evidente segnale di allarme, specie per la Calabria. La politica ha il dovere di vigilare, di non sottovalutare né ignorare la situazione, di riflettere e di intervenire con metodo e risolutezza. Infatti si prospettano grandi speculazioni criminali per causa della gravissima crisi economica provocata dal Covid». Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5S Francesco Sapia, Bianca Laura Granato, Paolo Parentela e Giuseppe d’Ippolito, che sottolineano: «La stessa Dia ha ammonito che le mafie punteranno a consolidare il proprio consenso sociale attraverso forme di assistenzialismo, perfino con l’elargizione di prestiti di denaro, da capitalizzare alle prime elezioni possibili. Inoltre esse mireranno a consolidare la loro capacità di penetrazione del mercato anche su scala globale». «L’intera economia internazionale – proseguono i parlamentari del Movimento 5 Stelle – avrà estremo bisogno di liquidità, sicché aziende di medie e grandi dimensioni potrebbero approfittarne e utilizzare capitali mafiosi per sbaragliare la concorrenza. Ancora, La Dia ha avvertito che altre aziende in difficoltà ricorreranno ai finanziamenti delle cosche. C’è da aggiungere che la semplificazione delle procedure di appalto potrebbe favorire l’infiltrazione delle mafie negli apparati amministrativi, in Calabria già piuttosto inquinati, stando a consolidate inchieste e cronache giudiziarie. I pericoli più grossi – sottolineano i parlamentari – sono nel settore della sanità, che già garantisce un diffuso controllo sociale e politico, del turismo, della ristorazione, dei servizi alla persona e delle infrastrutture, anche quelle digitali». «Per questo è indispensabile e urgente – concludono i parlamentari 5 Stelle – che ci sia un confronto parlamentare per aggiornare il quadro normativo sui controlli pubblici, anche con riguardo alle operazioni bancarie, e soprattutto il potenziamento dello Stato sociale e un forte sostegno economico e fiscale alle imprese e alle famiglie. Saranno cruciali le decisioni sugli aiuti nelle sedi europee e l’esame della legge di Bilancio per il 2021».
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