FAGNANO CASTELLO «Poco fa è pervenuta comunicazione del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza da cui si evince che un signore residente in Lombardia, tornato a Fagnano Castello per le ferie, è risultato positivo al test sierologico del Covid-19. Lunedì mattina sarà eseguito il tampone per lui e un’altra persona che ha viaggiato insieme a lui. È doveroso precisare che qualche giorno fa lo stesso volontariamente si era sottoposto al test sierologico e che da oggi entrambi sono in isolamento domiciliare». Così recita un “avviso urgente per emergenza Covid-19” diramato dal sindaco di Fagnano Castello, Giulio Tarsitano, il quale ha immediatamente attivato la rete per individuare le persone che hanno avuto contatto con l’uomo, il quale, è stato appurato, martedì scorso 14 luglio, dalle ore 20.00 alle ore 21.00, nel campetto dell’impianto sportivo “Parco Collodi” ha partecipato a una partita di calcetto, manifestazione resa possibile dal 6 luglio in forza di ordinanza del presidente della Regione Calabria.
A titolo precauzionale il sindaco Tarsitano invita coloro che avessero partecipato alla partita a «rispettare l’isolamento domiciliare fino all’esito del tampone, a cui sarà sottoposta la persona e che sarà tempestivamente comunicato. Se il tampone dovesse essere positivo, cosa che non ci auguriamo, saranno adottate le misure previste dalla normativa a tutela della comunità».
Il primo cittadino rinnova l’appello a non abbassare la guardia e a continuare a rispettare le misure di sicurezza imposte: rispettare il distanziamento sociale, evitare strette di mani e abbracci, igienizzare spesso le mani, indossare la mascherina in luoghi chiusi o quando si è a contatto diretto con altri.
In particolare un invito ai giovani, tra cui tanti minorenni, a evitare durante le ore serali assembramenti in piazza Splendore e in piazza Don Bosco. «A nulla sono valsi i numerosi appelli del sindaco – lamenta Tarsitano – ad essere cauti. Ci siamo dimenticati troppo in fretta di quello che abbiamo patito e che rischiamo di patire perché il virus, purtroppo, è ancora in circolazione. Anche quello che sarebbe consentito, sia pure entro certi limiti e rispettando alcune misure, ad oggi può essere ancora pericoloso, per cui – conclude – invito tutti a essere responsabili e prudenti».
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