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«Offerta anomala per le pulizie negli aeroporti». Il 29 luglio l'udienza al Tar

Il ricorso dell’azienda Gsi-Gestione servizi integrati contro l’aggiudicazione della gara a Coopservice gestioni. «Contratti al di sotto dei “minimi salariali retributivi” indicati dalle tabelle mi…

Pubblicato il: 18/07/2020 – 16:28
«Offerta anomala per le pulizie negli aeroporti». Il 29 luglio l'udienza al Tar

CATANZARO È stata fissata al 29 luglio la camera di consiglio per i giudici del Tar che dovranno decidere sul ricorso depositato, per conto dell’azienda Gsi-Gestione servizi integrati srl, dall’avvocato Crescenzio Santuori contro la Sacal spa, società che gestisce gli aeroporti calabresi, e nei confronti della Coopservice gestioni. Il ricorso nasce in seguito alla decisione della Sacal di aggiudicare alla Coopervice il «servizio di pulizia e igiene ambientale presso gli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone». Il ricorrente, ovvero la Gsi-Gestione servizi integrati srl, è la società uscente che aveva anch’essa, allo scadere del mandato, partecipato al bando di gara per il servizio di pulizia. L’importo iniziale a base di gara era di 2.010.000 euro più iva per la durata di 24 mesi, oltre 12 mesi di eventuale rinnovo. Le motivazioni del ricorso risiedono nell’anomalo ribasso presente nell’offerta della Coopservice «avendo quest’ultima applicato non il contratto collettivo nazionale di lavoro Multiservizi, stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, bensì il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti e soci lavoratori delle Cooperative Cisal/Unci, i cui livelli retributivi sono ampiamente e notoriamente inferiori ai “minimi salariali retributivi” indicati dalla tabelle ministeriali».
La differenza economica annuale, per ogni dipendente, e tra le tabelle ministeriali e l’offerta della Coopservice è di 4.374,45 euro che «che, calcolato per 30 dipendenti in due anni, è cifra ben maggiore rispetto all’utile di 8.275,35 euro indicato dalla aggiudicataria». «Da qui l’anomalia dell’offerta, tuttavia tollerata immotivatamente e illogicamente dalla Commissione di gara e dalla Sacal», è scritto nel ricorso. «La Gsi, anche mio tramite – scrive l’avvocato Santuori –, ha proposto alla Sacal l’annullamento in autotutela dell’aggiudicazione per l’evidente anomalia». Nel ricorso si chiede l’annullamento del provvedimento di aggiudicazione della gara e la declaratoria di inefficacia del contratto. La decisione del Tar arriverà a fine luglio. (ale. tru.)

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