ROMA «Le regionali in arrivo non sono un evento chiuso, che si svolge in un alveo incontaminato, per questo temiamo che la mafia capitalizzi alle urne il consenso ottenuto attraverso il welfare alternativo alle aziende e ai privati in crisi post Covid. Purtroppo lo sappiamo, e la relazione lo dice: quest’anno abbiamo avuto 51 enti locali sciolti per mafia, è il dato più alto dal 1991».
Questo il commento del generale Giuseppe Governale, direttore della Dia – Direzione Investigativa Antimafia, in merito al “Rapporto Italia 2020” su Radio 24: «Ci sono tantissimi comuni della Calabria e della Sicilia sciolti per la prima volta, altri addirittura più volte – sottolinea – significa quindi che il problema è patologico. Abbiamo due aziende sanitarie, tutte e due in Calabria, quella di Catanzaro e quella di Reggio Calabria, commissariate per infiltrazione mafiosa e sappiamo bene quanti soldi gestisca la Sanità regionale. Non possiamo non considerare il problema dell’infiltrazione come un problema serio, lo è sempre stato, solo che in epoche passate c’è stata molta insensibilità».
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