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I medici dell'Annunziata asportano un tumore al pancreas, è la prima volta in Calabria

Sono state utilizzate delle tecniche estremamente innovative. Il paziente sarà dimesso nei prossimi giorni. Evitato un viaggio della speranza nel centro specializzato di Verona

Pubblicato il: 21/07/2020 – 13:58
I medici dell'Annunziata asportano un tumore al pancreas, è la prima volta in Calabria

COSENZA Aveva il biglietto pronto per partire per Verona, noto centro di riferimento nazionale per la cura delle malattie del pancreas, dopo che gli era stato diagnosticato un tumore. Invece il paziente, un uomo di 53 anni della provincia di Reggio Calabria, ha deciso di farsi operare in Calabria, dopo che il Dr. Luigi Brugnano, chirurgo dell’Ospedale di Locri, che gli ha diagnosticato il tumore, lo ha indirizzato a Cosenza. Nella città dei bruzi da circa 1 anno lavora il Prof. Bruno Nardo, esperto di chirurgia dei tumori dell’apparato digerente oltre che di trapianti di organi, proveniente dal Policlinico S. Orsola, struttura sanitaria di eccellenza.  Nel suo reparto di Chirurgia Generale nell’Ospedale Annunziata si eseguono di routine delicati e complessi interventi di chirurgia per tumori del colon-retto e del fegato, pancreas e vie biliari. Il paziente a seguito di esami fatti per una banale colica biliare da calcoli della colecisti, ha scoperto di essere affetto da un tumore del pancreas che infiltrava la milza e probabilmente anche il surrene. Riponendo la massima fiducia nei sanitari dell’Annunziata è stato sottoposto con successo al primo intervento al pancreas eseguito con tecnica totalmente laparoscopica e si trova attualmente degente in buone condizioni cliniche nel reparto Chirurgia Generale “Falcone” dell’Annunziata di Cosenza. Il prof. Nardo e la sua equipe, composta da giovani e validi chirurghi, in particolare il Dr Roberto Perri ed il Dr Marco Doni, si sono avvalsi di una tecnologia avanzata, messa a disposizione dal dall’Azienda Ospedaliera diretta dal Commissario Dott.ssa Giuseppina Panizzoli. «Abbiamo riposto la nostra fiducia nella professionalità dei medici dell’Annunziata di Cosenza e sentiamo il dovere di ringraziare pubblicamente chi ha contribuito al buon esito dell’operazione perché sono stati eccezionali», dicono i familiari e gli amici del paziente. Il  prof. Nardo dopo una attenta valutazione multidisciplinare ha proposto al paziente di fare l’intervento con tecnica laparoscopica mininvasiva, mediante piccole vie di accesso, e per questo motivo più delicato, al posto dell’intervento tradizionale, che comporta un grande taglio ed una degenza più lunga e dolorosa.  Il paziente non ha avuto esitazioni ed ha dato subito il suo pieno consenso a questo innovativo intervento che è stato fatto in altri Centri Ospedalieri, tra cui Bologna, ma che non era mai stato eseguito in Calabria. Trattandosi di un intervento laparoscopico molto delicato, il Prof. Nardo si è avvalso della presenza in sala operatoria di “specialisti” del settore tra cui il Dr Francesco Calabrò per controllare il corretto funzionamento dei sofisticati strumenti utilizzati per asportare il tumore, dotati di sensori elettronici computerizzati e wireless. Una tecnologia estremamente avanzata di intelligenza artificiale utilizzata in clinica per la prima volta in assoluto nel sud e che ha visto imegnato tutto il personale infermieristico coordinato dalla caposala Maria Teresa Garofalo. Dopo circa 5 ore di sala operatoria i chirurghi riferivano con soddisfazione ai parenti che erano riusciti ad asportare il tumore senza dovere aprire l’addome ma solo mediante piccole incisioni di pochi centimetri, attraverso cui è stato asportato “in blocco” il corpo-coda del pancreas invaso dal tumore e la milza adiacente; è stata, inoltre, asportata la colecisti che era piena di calcoli.  Durante l’intervento non è stato necessario effettuare trasfusioni, come riferisce il Dr Francesco Zinno, che oltre ad essere il primario del Centro Trasfusionale è stato chiamato a coprire da pochi giorni, il ruolo di direttore sanitario aziendale. L’assistenza anestesiologica è stata curata dall’equipe del Dr Pino Pasqua, primario di Anestesia e Rianimazione, composta dai colleghi dr Maiarota e dott.ssa Gambardella,  hanno risvegliato il paziente in sala operatoria senza necessità di ricovero in terapia intensiva. Dopo il delicato intervento il giovane paziente è ritornato nel reparto di Chirurgia Generale dove è stato tenuto sotto stretta osservazione dai medici ed infermieri. Ha avuto un recupero rapido,  dice il Prof. Nardo, tanto che già dal primo giorno non lamentando dolori particolari, si è alzato ed ha iniziato a camminare per il reparto. Ha ripreso anche alimentarsi rapidamente ed a breve verrà dimesso. «In un momento difficile per la sanità in generale, e per quella calabrese in particolare,  abbiamo voluto raccontare una storia di buona sanità e di altissima tecnologia che fa ben sperare» spiegano i medici che hanno eseguito l’intervento che aggiungono: «Auguriamo al Prof. Nardo, che si è assunto in prima persona una grandissima responsabilità per il tipo di intervento effettuato con la sua equipe, di proseguire su questa strada intrapresa  della tecnologia avanzata che vede il legame tra ingegneria biomedica e chirurgia traslazionale e mininvasiva,  destinata a portare sempre più in alto l’Ospedale di Cosenza,  allo stesso livello dei migliori Centri Chirurgici italiani ed europei. Il prof Nardo guarda proprio all’Europa quando, con orgoglio, ci anticipa che tale risultato, frutto di un lavoro di squadra, come più volte ci tiene a sottolineare, sarà presentato in forma di video scientifico al Congresso internazionale di Chirurgia  Laparoscopica e Robotica che si svolgerà il prossimo anno all’estero sempre che l’epidemia da coronavirus lo consentirà».

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