COSENZA «Come ufficio di presidenza Ato-Cosenza abbiamo chiesto al governo regionale di avviare le procedure necessarie affinché si proceda alla costituzione di un unico Ambito Territoriale Ottimale in cui convergano quelli provinciali: le Ato, che allo stato attuale non hanno alcuna capacità finanziaria e non gestiscono direttamente gli impianti, non hanno più ragione di esistere». A dichiararlo in una nota alla stampa il presidente dimissionario Marcello Manna alla vigilia dell’assemblea convocata per giovedì 23 luglio nella sala consiliare di piazza Matteotti a Rende. Il sindaco ha poi sottolineato come la richiesta, accolta dalla regione, sia scaturita dalla: «Evidente necessità di uscire da uno stato di eterna emergenza nel quale non è più pensabile operare: serve un progetto concreto che superi questa condizione di criticità. Dare finalmente personalità giuridica all’Ato significa avere potere decisionale e, soprattutto, gli strumenti necessari affinché si possa uscire dallo stato di crisi non solo del sistema impiantistico attualmente in uso, ma anche amministrativo, gestionale ed economico che attualmente ci troviamo a dover fronteggiare. Tale emergenza riguarda l’intera Calabria ed è proprio in termini complessivi che bisogna ragionare per poterne uscire. Da qui potrà partire la concertazione necessaria con Calabria Maceri: non può essere un singolo comune a scegliere, ma serve che la regione nomini un commissario ad acta che verifichi la fattibilità di un eventuale contratto quadro con la società». E’ infatti notizia delle ultime ore, che per quanto riguarda la provincia di Cosenza sulla contrattazione per il secondo semestre del 2020 per la gestione del servizio tra Ato e Calabria Maceri dovrà essere designato un commissario da parte degli uffici regionali. (qui la notizia). «I commissari designati –ha poi concluso il sindaco di Rende e presidente di Ato Cosenza- comunichino i siti già individuati per la realizzazione degli impianti. È necessario attivare ogni possibile strumento atto ad efficientare il sistema e a raggiungere una sostenibilità economica e gestionale più stabile per costruire una moderna rete di infrastrutture volte alla corretta gestione dei rifiuti e superare finalmente l’impasse attuale».
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