CATANZARO «È arrivato il momento di velocizzare, con effetto immediato, l’iter di progettazione della fondamentale variante di collegamento Catanzaro-Crotone inserita nel Megalotto 6 della Strada statale 106». Lo ha affermato, in una dichiarazione, il presidente della Provincia di Catanzaro e di Upi Calabria, Sergio Abramo.
«Lo scorso mese di gennaio, infatti – ha aggiunto Abramo – è stata pubblicata la delibera Cipe nr. 36, relativa all’approvazione dell’aggiornamento 2018-2019 del contratto di programma 2016-2020 tra in ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Anas, con la quale sono state destinate importanti risorse per le attività di progettazione di un nuovo collegamento stradale dallo svincolo di Simeri Crichi allo svincolo di Passovecchio. Si tratta di somme complessive pari a 50 milioni di euro per l’unico progetto riguardante la Calabria all’interno del più ampio pacchetto dei 16 previsti in ambito nazionale. Secondo le stime di Anas verrebbe coinvolto un tracciato di 48 chilometri, dal costo presunto di circa due miliardi di euro, che consentirebbe di dimezzare i tempi di percorrenza, con straordinari benefici per l’intero comprensorio in termini di sviluppo economico, turistico e sociale. Questo permetterebbe a molte comunità di superare un isolamento endemico favorendo una maggiore interconnessione con le strategiche infrastrutture portuali, ferroviarie ed aeroportuali. Anas ha già trasmesso al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, nel marzo del 2019, uno studio di fattibilità tecnico ed economico sviluppato con tre alternative di percorso, una delle quali ha, a sua volta, due possibili alternative. Una di queste soluzioni ha già registrato, peraltro, un formale e favorevole riscontro da parte dei Comuni interessati».
«Il quadro – ha detto ancora Abramo – è pertanto l’ideale perché la Regione si faccia promotrice del completamento dell’iter burocratico-amministrativo. E di questo parlerò personalmente con la presidente Santelli, al fine di trovare la soluzione normativamente più corretta e rapida. Tutto ciò, per non disperdere lo straordinario momento di condivisione già consumato dai territori, dalle comunità e dalle forze produttive delle province di Catanzaro e Crotone, che ha consentito di superare storiche criticità per raggiungere una progettazione definitiva e una successiva cantierizzazione dell’opera, con ripercussioni positive in termini di crescita e di sviluppo, nonché di sicurezza. Quanto sia storica questa fase è testimoniato dalla sinergica e unitaria iniziativa istituzionale degli enti provinciali di Catanzaro e Crotone, dalle Camere di commercio, da Unindustria Calabria, da Ance e dalle Organizzazioni sindacali, nella piena consapevolezza che tale infrastruttura darà, sicuramente, un forte segnale di ripresa e impulso a diversi ambiti produttivi quali, a mero titolo esemplificativo, la logistica, i trasporti, i beni culturali e paesaggistici, in una rinnovata visione di sviluppo integrato capace di intercettare opportunità e valorizzare le risorse e le identità dei diversi territori».
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