CASSANO ALL’IONIO Uscito dal coma l’operaio romeno rimasto coinvolto nell’attentato in cui, lo scoeso 3 giugno, ha perso la vita Francesco Elia, l’imprenditore agricolo quarantenne “giustiziato” nelle campagne di Cassano e figlio del boss Alfredo Elia (ve lo abbiamo raccontato qui)
Bogdan Mihita Capraru era rimasto ferito gravemente, ma era riuscito a sottrarsi al colpo fatale dei killer fingendosi morto. Come scrive Gazzetta del Sud da qualche giorno l’uomo è uscito dal coma e nonostante appaia ancora confuso, è già stato sentito dagli inquirenti. Nelle prossime ore saranno i magistrati della procura di Castrovillari che lavorano in sinergia con i colleghi della Procura antimafia di Catanzaro ad ascoltarlo. Quella mattina, in contrada “Caccianuova” nel cuore pulsante dell’agricoltura sibarita, c’era solo lui, oltre ai sicari ed alla vittima designata.
Non è del tutto certo che l’uomo, pur incrociando lo sguardo dei killer sia riuscito a riconoscerli, ma il suo potrebbe essere l’apporto in grado di fornire uno snodo cruciale per venire a capo di una scia di sangue lunga trent’anni che ha scosso la provincia in questi anni.
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