CATANZARO Un passo alla volta, un pezzo dopo l’altro. Silenziosamente ma inesorabilmente, e senza trovare particolari ostacoli, la governatrice Jole Santelli sta ridisegnando e modellando la Regione Calabria e il suo sterminato (e strategico) sottogoverno. Una sorta di “rivoluzione” magari dolce nelle forme ma profonda e nella sostanza: così il presidente della Giunta e i suoi “fedelissimi” stanno procedendo nell’opera di scomposizione e ricomposizione degli assetti amministrativi della Cittadella, con tutte le conseguenze (anche politiche) che ne derivano. La “tecnica”, che ormai sembra acclarata, è persino semplice, per non dire banale: apportare modifiche lievi, minime, apparentemente marginali ma in realtà incisive, a norme e regolamenti in vigore da tempo, in modo da rendere più libero, più liscio e più spedito l’esercizio del potere di nomina.
Il tutto nella piena legittimità, ovviamente, ma “togli un comma lì e mettilo qui” e il giochetto è fatto. È quello che è avvenuto nella riorganizzazione della macchina burocratica della Regione, annunciata a suon di grancassa ma finora attuata in minima parte ma quanto basta per “piazzare” grand commis (dal curriculum oggettivamente impressionante ma anche rigorosamente non calabresi…) come Maurizio Borgo nel “super” Segretariato e Francesco Bevere alla guida della Sanità regionale.
È quello che sta avvenendo e che avverrà nelle società partecipate o controllate dalla Regione. Per quest’area del sottogoverno da anni alla Cittadella era vigente un regolamento che subordinava l’attivazione delle procedure di nomina e designazione di competenza del presidente della Giunta o della Giunta alla pubblicazione di un avviso pubblico sul Bur e sul sito istituzionale dell’ente. Ma ai primi di luglio, come per magia il regolamento è stato modificato, in un paio di dettagli che però tanto dettagli non sembrano: in pratica – come si può capire leggendo il testo coordinato di questo regolamento – l’avviso pubblico di cui sopra non è più obbligatorio salvo che per le nomine e designazioni nelle fondazioni (in gran parte oggi in liquidazione…), mentre per le nomine nelle società da parte del presidente della Giunta o della Giunta si può – sottolineato, si può – ricorrere all’avviso pubblico «ove ritenuto opportuno». Una postilla che in effetti non sembra tanto un dettaglio: sembra, invece, il mezzo perfetto per avere la massima discrezionalità possibile nella scelta dei futuri manager degli enti più importanti della Calabria. Giusto un inciso: il nuovo regolamento di cui sopra è stato approvato dalla Giunta Santelli nella seduta del 14 luglio, il giorno dopo ecco il nuovo presidente della Sacal, De Metrio. Una pura coincidenza? (a. cant.)
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