CATANZARO Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, decidendo in sede di appello avverso la decisione del GIP DDA, Barbara Saccà, ha concesso gli arresti domiciliari all’imprenditore Antonino Delfino, difeso dagli avvocati Andrea Alvaro e Domenico Alvaro. L’imprenditore era stato arrestato nel dicembre scorso con l’accusa di partecipazione ad associazione mafiosa, riciclaggio ed intestazione fittizia, aggravati dalla finalità di agevolare la consorteria mafiosa capeggiata da Saverio Razionale, ritenuto il boss di San Gregorio d’Ippona. Questi, secondo l’accusa, sarebbe stato socio occulto nelle attività imprenditoriali romane del Delfino, al quale avrebbe corrisposto importanti risorse economiche al fine di sviluppare il business della produzione di calzature. All’esito del giudizio di riesame ed in accoglimento dell’impugnazione interposta dai difensori, l’imputazione di partecipazione all’associazione era stata riqualificata in concorso esterno ma nei confronti del Delfino, anche in ragione dei suoi precedenti penali, era stata mantenuta la massima misura custodiale.
Nel mese di marzo scorso gli avvocati Alvaro avevano presentato un’istanza di scarcerazione al gip Saccà, il quale l’aveva dichiarata inammissibile, ritenendola una mera riproposizione degli argomenti già valutati. I difensori avevano, pertanto, interposto appello al Tribunale del Riesame di Catanzaro, il quale, disattendendo la valutazione del primo giudice, ha ritenuto, per converso, ammissibile nonché fondata l’istanza, sì da accoglierla e concedere, per l’effetto, gli invocati arresti domiciliari all’imprenditore recluso.
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