Giovane tenore, allievo di Pavarotti e catanzarese di successo, risponde all’appello lanciato dall’Assessore alla Cultura, Ivan Cardamone, per immaginare la Catanzaro del dopo Covid, attraverso il forum virtuale dedicato a progetti e idee per la città del futuro. La firma è quella di Stefano Gagliardi.
Adesso viene la parte più difficile, quella della “ricostruzione”, perché dopo le macerie si deve ricostruire. Il Covid non ha solo creato morte e disperazione tra le famiglie, disagio economico tra gli imprenditori, i commercianti, le attività produttive, ma ha diffuso un contagio non meno pericoloso, quello dell’asocialità forzata che ha creato ulteriore divisione. È compito della cultura, degli artisti, degli intellettuali “ricostruire” con un concerto di idee un percorso di inclusione che metta al primo posto la condivisione e la solidarietà. Agli attori, ai cantanti, ai musicisti andrà chiesto uno sforzo ulteriore, pur nelle ancora difficili condizioni imposte dalla post-emergenza, per far partire da Catanzaro un messaggio corale di rinascita e di comune speranza.
Catanzaro dovrà diventare l’avamposto di iniziative di alto spessore culturale che vedano protagonisti non solo gli artisti, ma coinvolgano la piazza, intesa come comunità. La musica, il teatro, il balletto: tre aspetti dello stesso obiettivo di cultura che il capoluogo deve valorizzare e proporre, con il coinvolgimento non solo di artisti locali, ma di personalità calabresi che sono celebrità nel mondo, grandi protagonisti della scena conquistata con capacità e competenza. Autori, registi, musicisti: uno scenario da condividere in un progetto che faccia grande Catanzaro e dia lustro all’intera Calabria. Un modello per un’Italia che apparentemente divisa è in realtà diventata più coesa e attenta. Vogliosa di riconquistare spazi di cultura e condividerne l’esperienza, con interscambi regionali e internazionali, portando sempre più avanti l’alto profilo di professionalità e creatività dei suoi artisti migliori.
*Stefano Gagliardi è un giovane tenore diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Allievo di Luciano Pavarotti, ha già percorso una lusinghiera carriera. Ha iniziato prestissimo a cantare e a esibirsi, a 7 anni ha esordito nella Tosca. Stefano Gagliardi rappresenta l’espressione più vera della musica italiana cosiddetta “seria”. È in grado di seguire percorsi musicali di vario genere: dal belcanto al melodramma, dal barocco al pop, dalla musica sacra alla canzone napoletana d’autore.
Cantante, ma anche attore: è difatti il protagonista nelle vesti di Beniamino Gigli del recente film “Un uomo e una voce” di Giuseppe Conti, dove canta in presa diretta le arie del grandissimo e indimenticabile tenore marchigiano e interpreta con intensa e passionale partecipazione gli anni giovanili di Gigli.
Nel corso della sua giovane carriera ha partecipato a numerosi concorsi e collezionato diversi prestigiosi riconoscimenti internazionali. Vive a Roma e svolge attività concertistica con spettacoli e recital. Si è esibito a Chicago, Pechino, Bastia, Dublino, Belfast, Parigi, Madrid, Toledo, Santander, Padiglione Italia dell’Expo di Milano, alla Real Academia de España di Roma, in varie città italiane e presso i seguenti Teatri: San Carlo (Napoli), Argentina (Roma), Comunale di Bologna, Della Pergola (Firenze), Rendano (Cosenza), Eliseo (Roma), Pergolesi (Jesi), F.Vespasiano (Rieti) , Vittorio Emanuele (Messina).
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