CATANZARO «Banchi con le rotelle: sì, aule diffuse: non si sa, tavoli di discussione aperti ai rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità: no!» La Fish Calabria all’indomani dell’incontro tra i rappresentanti degli enti locali con l’assessore regionale Sandra Savaglio, solleva dubbi sulle circostanze organizzative e non solo che porteranno sui banchi ed in cattedra i calabresi nel prossimo settembre. «La ripresa delle attività scolastiche è stata fissata dalla Ministra Lucia Azzolina, in accordo con il Governo, per il 14 settembre e ora la palla passa alle regioni perché possano condividere con Enti locali, Istituzioni scolastiche, sindacati e quanto altro, strumenti e metodi perché la scuola possa trovare le più opportune modalità per riavviare le lezioni in presenza. Anche la Regione Calabria continua questo dialogo costante alla ricerca di un equilibrio tra le parti – spiega l’associazione Fish-. Così l’Assessorato all’ Istruzione, presieduto dall’ astrofisica Sandra Savaglio, ha convocato, subito dopo la visita della Ministra Azzolina, già due riunioni, una definita “ristretta” e l’ altra “allargata”, peccato che in nessuna delle due occasioni “ad elastico” siano state invitate le rappresentanze delle persone con disabilità». La Fish Calabria, intanto, dal canto suo, ha convocato un direttivo proprio per definire una posizione di protesta serrata contro questa mancata attenzione verso il mondo delle disabilità. «Il punto non è solo la considerazione della rappresentanza politica – dice Nunzia Coppedé, presidente regionale e membro della Giunta nazionale della Fish- ma la mancata occasione di discussione e condivisione di scelte che riguardano il diritto all’istruzione e alla socializzazione che la scuola deve garantire a tutti e tutte.
Quello che chiediamo – continua la presidente della Fish Calabria – è la garanzia di parità tra gli alunni con disabilità e i loro cietanei, attraverso tutti i servizi necessari, così come previsti dalla Legge. Tenendo conto, laddove necessario, di tutte quelle opportunità che la convenzione definisce “accomodamenti ragionaevoli”». «L’esclusione di una federazione come la Fish che rappresenta 40 associazioni presenti su tutto il territorio regionale è inaccettabile. La presenza a scuola, tra le mura scolastiche, deve essere garantita a tutti e tutte superando anche le barriere digitali e – conclude la Coppedé – proprio su questo punto è necessario chiarire le intenzioni dell’Assessorato. Chiediamo che si apra un dialogo propositivo che non lasci indietro nessuno. Ribadiamo anche l’ importanza della partecipazione attiva che la Fish ha da sempre posto come proprio mantra: “nulla su di noi senza di noi».
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