CATANZARO Con un’ordinanza del 29 maggio 2020 (la numero 102) il sindaco di Soverato aveva disposto il «divieto di erogazione al pubblico di alimenti e bevande tramite distributori automatici in locali privi della presenza di responsabili preposti ed altri incaricati», limitando di fatto l’orario di apertura dei negozi di distributori automatici. Ora, con la sentenza n. 1390, il Tar Calabria si è pronunciato a favore dell’azienda ricorrente, ed ha così condannato l’Ente a pagare le spese, dichiarando, per la seconda volta, l’illegittimità di una simile ordinanza.
Ad opporsi alla delibera del sindaco, infatti, era stata la “Saiba Bar” srl, difesa dall’avvocato Giuseppe Pitaro, che aveva già ricevuto parere favorevole dal TAR lo scorso 14 luglio, con la sentenza n. 1.318.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Prima), pronunciandosi definitivamente sul ricorso, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere e ha condannato il Comune di Soverato a rifondere in favore di parte ricorrente le spese di giudizio, che liquida in 1.653 euro per compensi defensionali, oltre spese generali, I.V.A. e C.P.A. come per legge, nonché al rimborso della spesa sostenuta per il contributo unificato.
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