di Gaetano Megna
CROTONE C’è grande movimento sulle sponde dello Ionio. L’attenzione, in queste ore, è rivolta soprattutto a quello che farà il commissario provinciale del Partito democratico, Franco Iacucci, che è tornato a Crotone per un altro giro di consultazioni. Gran parte dei messaggi sono rivolti proprio a lui e al suo partito, considerato che il centrodestra ha già chiuso la partita delle alleanze, lasciando fuori dalla porta alcuni movimenti e altri soggetti interessati alle elezioni comunali che però non pensano di imbastire alleanze. La proposta del “Comitato Magna Graecia” che indica quale candidato sindaco Filippo Sestito arriva il giorno del ritorno a Crotone di Iacucci. Il candidato del Comitato ha 53 anni ed è «attivista politico e dirigente associativo». «Sestito – si legge in una nota – è da sempre impegnato in prima linea in temi delicati come la lotta alle mafie, il ciclo dei rifiuti, l’inquinamento ambientale, la tutela dei diritti civili». I rappresentanti del Comitato ricordano ancora che Sestito «è stato tra i promotori di diversi movimenti e comitati a difesa del territorio “No Europaradiso”, “Terra, Aria, Acqua e Libertà”, “Rete per la Difesa del Territorio”, “Comitato Verità democrazie e partecipazione”, “Crotone Pulita” oltre ad aver organizzato campagne contro il nucleare, per l’acqua pubblica bene comune, contro le trivellazioni». Attualmente «è componente della presidenza nazionale dell’Arci e responsabile mezzogiorno Arci nazionale, nonché direttore del Centro servizi per il Volontariato “Aurora di Crotone”». Un attivista del terzo settore, quindi, conosciuto e stimato. A lui fa riferimento la lista civica “Liberi per Crotone” allestita per affrontare la prossima campagna elettorale. Nelle scorse settimane ha più volte incontrato il commissario provinciale del Pd, Iacucci con cui condivide il progetto di non fare accordi elettorali con l’area politica che fa riferimento al “reuccio” Enzo Sculco. Oggi dovrebbe tornare ad incontrare Iacucci e, quindi, il Comitato Magna Gaecia probabilmente ha mandato un messaggio al commissario. C’è anche la preoccupazione che l’incontro potrebbe concludersi con un «non siamo d’accordo». In questo caso Sestito potrebbe correre anche contro la coalizione del Pd, che fa riferimento a Iacucci e si pone in alternativa a coloro che propongono un progetto amministrativo in continuità con l’ultima amministrazione comunale di Crotone.
MESSAGGIO A IACUCCI DEI MOVIMENTI CIVICI Sono cinque movimenti, quanti i firmatari di una nota stampa: “Consenso”, rappresentata da Fabiola Marrelli, “Krotone da Vivere” da Giovanni Capocasale, “Progetto Città” da Antonio Leto, “Uniti per Crotone” da Vincenzo Mano e “Valore Crotone” da Nicodemo Masotta. In una nota i cinque scrivono: «Nei mesi scorsi abbiamo avviato un dialogo con un ampio arco di forze rappresentative della nostra società che man mano si è trasformato nella necessità di creare a Crotone una inedita coalizione programmatica che avesse come obiettivo il governo della città e non il solito cartello elettorale che, potrebbe anche vincere ma non governare come la storia cittadina ha ampiamente dimostrato». E’ un’inedita coalizione, perché del progetto fanno parte esperienze e sensiblità politiche variegate. «Le donne e gli uomini che hanno dato vita a questa eterogenea coalizione – scrivono – si sono impegnati, sin dall’inizio, ad avviare un reale cambiamento nella gestione della cosa pubblica e una concreta discontinuità con i modi e i metodi che hanno portato la nostra città al declino economico, sociale e per molti versi culturale». A Iacucci li accomuna il proposito della discontinuità con la passata amministrazione comunale. Nemmeno dei rappresentanti di questi movimenti vogliono l’accordo elettorale con il “reuccio”. «Unire anziché dividere – scrivono ancora – nella consapevolezza che da soli ognuno di noi non è autosufficiente per realizzare un processo virtuoso che veda al centro il benessere dei molti e non di pochi, è stata questa la bussola che ha guidato la nostra azione». Secondo i rappresentanti dei cinque movimenti «nessuno dovrà essere lasciato indietro e non coinvolto nelle scelte». Il messaggio per il commissario provinciale del Pd è chiaro: Le scelte devono essere fatte insieme e alla pari.
FLORA SCULCO SPOSA LA PROPOSTA DELLA CANDIDATURA A SINDACO DI ARCURI Anche la nota della consigliera regionale di Democratici e progressisti arriva, per coincidenza, il giorno della venuta a Crotone di Iacucci. Il movimento di Sculco ha stretto l’alleanza con la parte del Pd che si oppone alle iniziative messe in campo dal commissario provinciale dem. Ha interessi per il Pd, magari solo per quello pitagorico considerato lo scontro che sta avendo in consiglio regionale con i dem per la vicenda della vice presidenza della commissione bilancio. «Nella mia qualità di consigliere regionale – scrive Sculco – ho avuto modo di conoscere e confrontarmi con Danilo Arcuri in diverse e numerose occasioni e posso affermare con certezza che Danilo Arcuri, presidente dell’Ordine degli architetti di Crotone e dirigente di rilievo dell’amministrazione regionale calabrese è un profondo conoscitore dei temi e dei problemi che riguardano la città e stanno a cuore ai cittadini crotonesi». Secondo Sculco, Arcuri possiede «professionalità, serietà, compostezza e competenza». «Sono – scrive ancora – le qualità che gli riconosco e ritengo requisiti necessari e indispensabili per proporsi al ruolo di guida della città di Crotone». Sempre secondo Sculco, Arcuri sarebbe la persona giusta per gestire «progetti come Antica Kroton, Agenda urbana e bonific»”. La proposta di Arcuri è stata ufficialmente avanzata dall’area del Pd che si oppone a Iacucci, ma sono in tanti a Crotone a pensare che la scelta sia stata fatta del “reuccio” e il compito della proposta affidata ai dem. (redazione@corrierecal.it)
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