CATANZARO Forse neppure Jole Santelli si sarebbe aspettata un’adesione così ampia. Ma il marchio regionale dei Grandi eventi calabresi e, ovviamente, il sostegno economico ad esso correlato, hanno attirato molte associazioni, Comuni e promoter. Così, l’elenco dal quale gli uffici regionali partiranno per attuare una scrematura è ben più vasto di quanto si aspettasse la burocrazia della Cittadella regionale. Per il bando – alla scadenza prevista per 12,30 di mercoledì – sono stati presentati complessivamente 35 progetti e già dalla tarda mattinata gli hanno iniziato la verifica documentale per l’ammissione alla fase successiva di valutazione del merito da parte della commissione.
Primo step concluso dunque, non senza qualche piccola “preoccupazione”. Perché la dotazione finanziaria fissata nel Piano per il brand Calabria è di 2 milioni di euro: una torta che si dovrà spartire in fette non troppo grandi per non scontentare troppi concorrenti e non troppo piccole per poter consentire ai vari management di organizzare eventi di livello senza rischiare il “crack finanziario”. Alchimie da contabili. E pure da politici, visto che la giunta regionale punta molto su questo asset, inizialmente allargato ad eventi “virtuali”, per via della crisi Covid, e poi tornato su binari più canonici. La burocrazia punta a chiudere la graduatoria entro una decina di giorni. E tra i corridoi del dipartimenti Turismo, il cui cuore economico appartiene ormai alla Presidenza, si fanno già i primi calcoli. Molti hanno chiesto cofinanziamenti per cifre tra i 150 e i 250mila euro, quindi si potrebbe arrivare a finanziare un numero di Grandi Eventi compreso tra 10 e 12. E, dunque, per lasciare a bocca asciutta 20-25 manifestazioni che, per andare avanti, contano sul sostegno economico della Regione.
D’altra parte, come ha ribadito Santelli alla platea degli attori arrivati mercoledì in Cittadella per ascoltare le idee sulla programmazione del nuovo Por, è il momento delle scelte.
I CRITERI La giunta regionale ritiene Grandi Eventi quelli «che si realizzano all’interno di beni culturali, ambientali, centri storici e, più in generale, nei luoghi e località di maggiore attrattività turistica che hanno i requisiti necessari per la realizzazione di eventi». Ma le caratteristiche per rientrare nel novero delle manifestazioni finanziabili dalla Regione includono l’«alto profilo curriculare del soggetto proponente, della direzione artistica e della struttura organizzativa» e, tra l’altre cose, la capacità di coinvolgere la comunità locale e quella di generare un indotto economico. Conterà anche lo spessore degli ospiti, meglio se di «caratura internazionale» e punteggi più alti saranno assegnati a chi presenterà opere prime. Quest’anno si guarderà alle modalità di fruizione «attraverso l’utilizzo di mezzi e piattaforme innovative e audiovisive» e alla possibilità di realizzare «un prodotto audiovisivo della durata massima di 30 minuti, in grado di descrivere l’evento e al contempo promuovere il territorio sul quale lo stesso si realizza». Questo prodotto dovrà essere ceduto alla Regione. Altra caratteristica richiesta a tutti i grandi eventi: dovranno iniziare e concludersi nel periodo che va dalla presentazione della domanda al 31 dicembre prossimo.
FINANZIAMENTI I progetti saranno finanziati nella misura massima del 80% della spesa complessiva ritenuta ammissibile e per un importo massimo pari a 300mila euro. Per accedere al finanziamento, gli organizzatori dovranno garantire e dimostrare compiutamente la copertura finanziaria della parte delle spese non coperte dal finanziamento di cui al presente Avviso Pubblico attraverso il ricorso a risorse proprie o ad altre fonti di finanziamento o a incassi e proventi derivanti dalla vendita di biglietti, abbonamento. Qualora «la quota di cofinanziamento a carico del beneficiario garantito da fonti terze (quali sponsor, sbigliettamento, merchandising), subisca diminuzioni rispetto a quanto previsto nel formulario di progetto, resta inteso l’obbligo del beneficiario di garantire la copertura della quota parte mancante fino alla concorrenza del cofinanziamento dichiarato». Infine, «nel caso in cui sia prevista la concessione di un contributo pari o superiore a 150mila euro», i soggetti proponenti dovranno trasmettere «documentazione completa necessaria per l’acquisizione dell’informativa antimafia».
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