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"White Collar" proseguono gli interrogatori di garanzia davanti al gip

Gli avvocati difensori preparano il ricorso per il riesame della misura cautelare al Tribunale delle libertà di Catanzaro

Pubblicato il: 30/07/2020 – 16:59
"White Collar" proseguono gli interrogatori di garanzia davanti al gip

CASTROVILLARI Proseguono gli interrogatori di garanzia dinanzi al Gip di Castrovillari dopo l’operazione “White Collar” messa a segno dalla Guardia di Finanza coordinata dalla procura di Castrobillari. Diversi gli indagati per i quali il gip ha disposto un’ordinanza di custodia cautelare che hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere e per questo il collegio difensivo si prepara a discutere le istanze di Riesame al Tribunale della Libertà di Catanzaro. Nella mattinata di oggi, all’interno del Tribunale di Castrovillari, dinanzi al Gip sono comparsi: il dott. Antonio Aspirante, difeso dall’avvocato Francesco Nicoletti, che si è avvalso della facoltà di non rispondere; l’avvocato Francesca De Simone e il dottpr Vincenzo Anania, difesi rispettivamente dagli avvocati Giacinto D’Urso e Tatiana Novello, i quali hanno inteso rendere dichiarazioni. Tutti e tre gli indagati sono stati destinatari di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione che ha riguardato presunte irregolarità poste in essere da alcuni professionisti delegati e curatori fallimentari nelle procedure di vendite giudiziarie immobiliari presso il Tribunale di Castrovillari. Gli interrogatori proseguiranno anche lunedì prossimo 3 agosto, poi si dovrà attendere la fissazione dell’udienza dinanzi al Tdl di Catanzaro per il riesame. Sono 16 i soggetti raggiunti da ordinanza di custodia cautelare (9 in carcere, 7 agli arresti domiciliari), indagati a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata alle “turbative d’asta”, corruzione in atti giudiziari, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. 48, complessivamente, le persone coinvolte (32 sono indagate a piede libero) nell’inchiesta condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Corigliano che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ha fatto emergere una presunta associazione a delinquere, ben strutturata e operante dal 2017, dedita all’illecita ingerenza nelle vendite giudiziarie immobiliari.

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