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Chiede una mazzetta a un imprenditore, arrestato il sindaco di Celico

Antonio Falcone avrebbe minacciato il titolare di una ditta di escluderlo dagli appalti futuri anche in Comuni limitrofi. In cambio ha chiesto 3mila euro e lavori nella sua abitazione

Pubblicato il: 31/07/2020 – 17:07
Chiede una mazzetta a un imprenditore, arrestato il sindaco di Celico

CELICO Hanno bussato alla porta di Antonio Falcone i militari delle fiamme gialle del comando provinciale di Cosenza. E hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere e relativo decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Cosenza nei confronti 48 anni enne ex sindaco di Celico. L’ex sindaco del comune presidlano è al centro di una indagine coordinata dalla procura di Cosenza diretta da Mario Spagnuolo e risulta essere indagato per concussione. Falcone, già nelle scorse settimane, a seguito di alcune perquisizioni effettuate dai militari della guardia di finanza nella sua abitazione aveva rassegnato le dimissioni dalla carica di primo cittadino del comune di Celico. Una decisione che sorprese molto l’area di centro sinistra (seppur eletto con delle liste civiche) che ne aveva sostenuto la candidatura nella primavera del 2019 e giustificata da «opportunità personali» (qui la notizia).
Le indagini sono partite da una denuncia presentata da un imprenditore locale. Quanto detto ai finanzieri ha dato impulso ad immediati approfondimenti investigativi, operati dai militari del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Cosenza diretto dal Tenente Colonnello Michele Merulli. Sarebbero state accertati due richieste di pagamento, nella prima la dazione di pagamento è quantificata in 2mila euro, nella seconda in mille euro. E proprio queste circostanze hanno permesso di acquisire importanti elementi di riscontro alle richieste concussive avanzate dal primo cittadino. Non solo la consegna di denaro. La richiesta avanzata riguarda anche la realizzazione a titolo gratuito, di lavori di impiantistica presso un’abitazione del sindaco in fase di costruzione, dietro la minaccia di esclusione negli appalti futuri anche di comuni limitrofi nonché ritardi nei pagamenti di lavori svolti per il comune. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi volti ad una completa ed esaustiva ricostruzione dei fatti reato per cui si procede. (m.p.)

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