CATANZARO «Nella giornata di ieri, 30 luglio 2020, è stata inscenata una vera pantomima quando le parti datoriali AIOP e ARIS hanno palesato il rifiuto di sottoscrivere definitivamente il CCNL della Sanità privata, la cui pre-intesa era stata firmata il decorso 10 giugno. Un comportamento inqualificabile e senza precedenti nella storia delle relazioni industriali del nostro Paese, che vede i Presidenti nazionali di AIOP e ARIS sconfessare loro stessi, non onorando gli impegni assunti all’atto della sottoscrizione del testo della pre-intesa».
Le Segreterie Nazionali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale in servizio presso queste Strutture in preparazione dello sciopero che sarà indetto per settembre, programmando il seguente calendario di iniziative: il prossimo 5 agosto presidio a piazza Montecitorio, il 24 agosto presidi territoriali sotto le Prefetture e il 31 agosto presidi/assemblee in tutte le strutture AIOP- ARIS.
E’ inutile evidenziare che la tensione fra i Lavoratori del Settore è ormai altissima, dopo 14 anni di attesa per ottenere un rinnovo contrattuale e dopo tre lunghi anni di trattative, che hanno visto la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome farsi carico del 50% delle spese relative al citato rinnovo contrattuale e l’impegno in prima persona dello stesso Ministro della salute, Roberto Speranza, per ottenere la definitiva sottoscrizione del CCNL.
In Calabria, dove i lavoratori di queste Cliniche pagano già il prezzo altissimo di una gestione della risorsa umana non sempre aderente al dettato normativo e contrattuale vigente in materia di tutele, diritti e valorizzazione degli operatori sanitari, le scriventi Segreterie regionali unitariamente e in adesione alla stato di agitazione proclamato a livello nazionale, hanno organizzato per il prossimo 4 agosto, alle ore 11.00, un flash mob che si terrà all’Arena dello Stretto sul Lungomare di Reggio Calabria per esprimere tutto il dissenso verso questo netto rifiuto alla ratifica del contratto di lavoro.
La nostra Regione è chiamata in causa direttamente, in quanto proprio il Presidente dell’AIOP Calabria è stato uno dei tre Presidenti AIOP che ha optato per la irresponsabile e indegna decisione di non firmare definitivamente il CCNL AIOP – ARIS.
Le Segreterie regionali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL Calabria hanno già chiesto un drastico intervento alla Presidente Iole Santelli e al Dirigente Generale del Dipartimento regionale Salute, Francesco Bevere, nei confronti dei Presidenti AIOP e ARIS Calabria, finalizzato a far esprimere a questi ultimi nei rispettivi Consigli nazionali una posizione favorevole alla ratifica del CCNL in questione.
Nella loro nota i tre Segretari Generali Baldari, Giordano e Bartoletti, hanno chiesto, in caso di persistente rifiuto, la revoca degli accreditamenti e delle convenzioni, che non possono essere mantenuti in capo a soggetti che disdegnano e violano, calpestandoli, i fondamentali diritti dei Lavoratori, compresi, anzi a partire da quegli imprenditori che fanno dumping contrattuale, applicando contratti collettivi di lavoro al ribasso nei diritti e nelle retribuzioni.
Con i dovuti distinguo nei confronti di quei datori di lavoro che negli anni hanno dimostrato sensibilità e rispetto verso i Lavoratori della Sanità privata, va tolto per indegnità ogni affidamento delle cure e dell’assistenza dei calabresi a quegli imprenditori del Settore che non hanno rispetto per i più elementari principi di democrazia che regolano un Paese civile, quali quelli relativi a un rinnovo contrattuale e all’applicazione di contratti collettivi in linea con i principi fondamentali garantiti dalla Carta Costituzionale italiana.
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