di Maria Rita Galati
CATANZARO Dalla batteria al contrabbasso, dal sogno di essere Ringo Star alla realtà di un successo durato 25 anni. Dal gruppo musicale che ha messo in piedi con tre amici negli anni ’80, al set della soap opera più longeva della storia della televisione che gli ha dato il successo, ma lo ha imprigionato in un personaggio dal quale solo un incidente con la moglie lo ha liberato, aprendo le porte ad una inattesa rinascita. Dagli Stati Uniti all’Italia – Paese con cui ha una storia d’amore da 40 anni – Ronn Moss sbarca alla XVII edizione del Magna Graecia Film Festival, alto, bello, e incredibilmente in forma nei suoi 68 anni portati alla grande, per partecipare alla prima delle masterclass in calendario nella kermesse ideata e diretta da Gianvito Casadonte.
LA CARRIERA Aneddoti, racconti, riflessioni tra un selfie e una foto, sorrisi elargiti concedendosi ai fan con grande generosità, stimolato dalle domande del giornalista e critico cinematografico Antonio Capellupo. “Ridge” si è lasciato andare ai ricordi dei suoi primi anni da musicista e delle sue prime esperienze cinematografiche, che l’hanno portato ad avere un legame indissolubile con l’Italia, che conosce dal 1983, quando venne nel nostro Paese per recitare in “Storia d’armi e d’amore” di Giacomo Battiato: «Abbiamo girato sull’Etna, indossando armature, impugnando armi, cavalcando e mangiando bene come da nessun’altra parte. Ero già innamorato dell’Italia – ha esordito – molti anni prima dell’arrivo di Beautiful, con l’Italia ho avuto una storia d’amore di 40 anni, e comunque quel film mi ha aperto la strada per tante altre possibilità creative». E poi il ritorno negli States, per partecipare a film a costo praticamente zero, come “Agguato alle Haway” (1987) nel quale – ha spiegato – «ho fatto anche lo stuntman di me stesso, mi sono ripromesso di bon farlo più ma anche questa esperienza mi ha fatto capire e imparare tante cose».
IL SUCCESSO E LA RINASCITA «Ci siamo resi conto dell’incredibile impatto mediatico di ‘Beutiful’ solo dopo due anni dall’inizio delle registrazioni. Ero ad Atene ospite di un evento e a un certo punto – ha ricordato Ron Moss – mi portano su un balcone e sotto di me vedo 50mila persone: chiedo agli organizzatori se per caso fosse lì il Papa ma mi rispondono ‘sono per te’. In quegli anni andava per la maggiore anche ‘Baywatch’ ma i numeri della nostra serie erano imbattibili: ‘Baywatch’ alla fine è durata sei anni per 200 puntate, ‘Beautiful’ 20 anni e 6.700 puntate». Ma “Beautiful” è anche lo “spartiacque” della sua vita, oltre che della sua carriera: «Ho lasciato Beautiful per molte ragioni, non legate ai soldi. Due settimane prima che scadesse il contratto – ha rilevato Ronn Moss – io e mia moglie restiamo coinvolti in un incidente che sarà la svolta. Noi intrappolati, la macchina distrutta, io ferito: torno sul set dopo qualche giorno e mi accorgo di avere problemi a memorizzare la parte, in più sentivo dolori al braccio sinistro, non riuscivo a tenere una matita. Ho dovuto prendere una decisione e lì ho visto la mia rinascita. Nell’ultimo giorno sul set, vedo che l’orologio nel mio camerino era fermo alle 9:42, che è l’esatto orario in cui sono nato, e quindi ha segnato anche la mia rinascita. Da quel giorno poi ci sono stati tanti altri segnali che mi hanno fatto riflettere».
E la “rinascita” ora l’ha portato in Puglia, dove Ronn Moss a settembre confida di completare le riprese di “Viaggio a sorpresa”, film che lo vede protagonista e produttore. «Ho deciso di tornare in Italia anche perché – ha concluso Moss – nelle mie esperienze ho conosciuto tante belle persone, molte della Puglia. Abbiamo una storia che vogliamo raccontare. Interpreto un broker di Wall Street che decide di cambiare vita e di andare in Puglia, comprando una casa che però non c’è. Qui incrocia i responsabili di questa situazione, una famiglia, con cui accadranno cose drammatiche e divertenti, alti e bassi. Con me c’è Lino Banfi, gentilissimo e squisito, entusiasta di fare cose diverse da quelle che ha sempre fatto». La nuova vita dell’eterno bello di “Beautiful”.
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