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Falcone rimane in carcere ma risponde alle domande del gip

L’ex sindaco di Celico, finito in galera con l’accusa di concussione, ha fornito la sua versione dei fatti. Adesso rimane in attesa del verdetto del Tribunale del Riesame

Pubblicato il: 03/08/2020 – 17:05
Falcone rimane in carcere ma risponde alle domande del gip

di Michele Presta
COSENZA Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Cosenza ha convalidato la misura cautelare dell’arresto in carcere per Antonio Falcone. L’ex sindaco di Celico è finito in manette venerdì (qui la notizia) su richiesta della procura di Cosenza coordinata da Mario Spagnuolo e si trova nell’istituto penitenziario “Sergio Cosmai” di Via Popilia. L’ex primo cittadino del comune presilano è accusato di concussione. A denunciarlo un imprenditore il quale avrebbe versato a Falcone in due dazioni 3mila euro. Oltre a questo, in base a quanto riferito dal denunciate ai finanzieri del Nucleo economico e tributario guidato dal colonnello Michele Merulli, l’ex primo cittadino avrebbe intimato all’imprenditore di eseguire anche determinati lavori a casa sua pena l’esclusione da alcuni appalti banditi anche nei comuni limitrofi. Ipotesi che sono tutte al vaglio degli inquirenti i quali non escludono nessuna ipotesi e stanno svolgendo accurate indagini senza tralasciare nessun aspetto della vita amministrativa di Falcone. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto nella mattinata di oggi, l’imputato ha risposto a tutte le domande, decidendo di non avvalersi della facoltà di non rispondere. Tutti gli episodi sono stati circostanziati e come riferito dal suo legale di fiducia, Riccardo Tocci del foro di Cosenza, «Falcone ha fornito la propria versione in modo coerente con quanto riscontrabile». L’avvocato, considerata la decisione del gip di non concedere una misura cautelare più tenue ha avanzato ricorso al Tribunale del Riesame di Catanzaro. Antonio Falcone, resta in carcere, intanto a Celico città nella quale è stato eletto sindaco per la seconda volta nel maggio del 2019 con una coalizione di centrosinistra la sua maggioranza non intende seguire quanto fatto dall’ex primo cittadino lo scorso 17 luglio, giorno in cui ha rassegnato le proprie dimissioni. La cittadina alle porte di Cosenza e della Sila aspetta dunque l’arrivo del commissario prefettizio che traghetterà il consiglio alle prossime elezioni, Falcone aspetta invece i tempi della giustizia. (m.presta@corrierecal.it)

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