di Fabio Papalia
ROMA Il seggio del deputato leghista Domenico Furgiuele nella XXIII Circoscrizione Calabria non è più quello del collegio plurinominale 1 bensì quello del collegio plurinominale 2. Così ha stabilito oggi la Giunta delle Elezioni della Camera dei Deputati, che presieduta dall’on. Giachetti si è riunita nella sala della Regina per discutere la contestazione dell’elezione di Furgiuele. Per il deputato “spostato” di seggio non cambia nulla – la giunta ha sottratto un seggio alla Lega dal collegio Calabria Nord e lo ha proclamato eletto nel collegio Calabria Sud – così come resta invariata la composizione degli eletti nei due collegi: nel collegio plurinominale 1 gli eletti sono Roberto Occhiuto (Forza Italia); Vincenza Bruno Bossio (Partito democratico); Francesco Forciniti, Elisa Scutellà e Alessandro Melicchio (Movimento 5 stelle) mentre nel collegio plurinominale 2 gli eletti sono Domenico Furgiuele (Lega); Jole Santelli e Maria Tripodi (Forza Italia); Antonio Viscomi (Partito democratico); Dalila Nesci, Paolo Parentela e Riccardo Tucci (Movimento 5 stelle); Nicola Stumpo (Liberi e uguali). Quel che cambia, invece, è che adesso il primo dei non eletti alla Camera dei Deputati è la giovane Francesca Anastasia Porpiglia, candidata nel collegio plurinominale n.2 circoscrizione Calabria Sud, e non più Emma Staine, fino a ieri prima dei non eletti in Calabria Nord.
Era stata proprio Porpiglia, assessore della Lega al Comune di Villa San Giovanni, ad avanzare ricorso alla Camera, impugnando il verbale di proclamazione degli eletti dell’Ufficio Elettorale Regionale presso la Corte d’Appello di Catanzaro del 21-3-2018 e quello finale Commissione Elettorale Centrale presso la Corte di Cassazione non solo nella parte in cui Furgiuele era stato proclamato eletto in Calabria 1 anziché in Calabria 2, argomentando che nel collegio Calabria 2 Furgiuele aveva riportato un numero di voti in percentuale e in totale superiore al collegio plurinominale Calabria 1, ma anche nella parte in cui non assegnava un secondo seggio alla Lega nella circoscrizione Calabria assegnandolo invece alla Lista Leu «sulla base di norme e calcoli astrusi sul presupposto che la lista Leu alla Camera dei deputati ha avuto resti in termini percentuale maggiori in altre regioni rispetto alla Calabria». Questo secondo motivo di ricorso sul seggio assegnato a Liberi e Uguali però non ha trovato accoglimento. (redazione@corrierecal.it)
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