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"Calabria Verde", l’orgoglioso congedo di Mariggiò: «Lascio con le mani pulite»

Il commissario nominato da Oliverio annuncia l’addio all’azienda forestale regionale: «Ora bisogna potenziarla». L’“onore delle armi” dell’assessore Gallo: «Grazie per la sua azione di risanamento,…

Pubblicato il: 06/08/2020 – 21:37
"Calabria Verde", l’orgoglioso congedo di Mariggiò: «Lascio con le mani pulite»

SANTO STEFANO ROGLIANO Il congedo di Aloisio Mariggiò da “Calabria Verde”. Il generale dei carabinieri lascia la guida dell’azienda forestale regionale alla quale era stato nominato dal precedente governatore Mario Oliverio. A renderlo noto è stato lo stesso Mariggiò nel corso della presentazione della nuova “flotta” di “Calabria Verde” a Santo Stefano di Rogliano: l’occasione giusta per un orgoglioso bilancio dell’attività di risanamento di uno dei più complicati e complessi enti di sottogoverno della Regione. «Tutte le mattine al mio arrivo in azienda mi sono lavato le mani e tutti i giorni, pomeriggi, anche tanti sabati mi sono lavato le mani prima di andare via, non è rimasto attaccato nulla alle mie mani, non ho fatto alcuna azione che mi portava a commettere reati», ha rivendicato Mariggiò, che lo scorso 4 agosto ha indirizzato una lettera alla governatrice Jole Santelli nella quale ha chiesto che «sia valutato il mio avvicendamento» .
LE CRITICITA’ DI “CALABRIA VERDE” Ma prima di annunciare il suo addio, il commissario straordinario di “Calabria Verde” ha illustrato anche le problematiche nelle quali l’azienda forestale è costretta a dimenarsi. «Bisogna colmare il vuoto normativo in tema di sorveglianza idraulica, tutelare il personale perché – ha esordito Mariggiò – se si dovesse passare sotto un contatto pubblico potrebbero esserci delle forti penalizzazioni. I presidi idrogeologici sono stati normati ben sei volte in Calabria e solo nel 2013 qualcuno, come il dottor Siviglia, ebbe il coraggio di dire che la sorveglianza idraulica non esisteva, esisteva solo una attività di monitoraggio. Per noi monitoraggio significa solo rilevazione delle criticità, che poi venivano riservate in Regione dove andavano in un data system e inutilizzate. Ecco, la sorveglianza idraulica non può essere dimenticata. Quest’anno non abbiamo ancora ricevuto una sola lira per pagare gli stipendi della sorveglianza idraulica, che stiamo pagando solo grazie ai fondi della forestazione. Non è più possibile».
L’APPELLO ALLA NUOVA AMMINISTRAZIONE Mariggiò si è poi rivolto alla nuova Giunta regionale: «Confido che possa muoversi per dare soluzione a queste problematiche, bisogna accelerare, bisogna correre, perché i tempi e le emergenze ci travolgono. Gradirei – ha proseguito il commissario di “Calabria Verde” – che quanto prima si cambiasse anche impostazione nel sistema di contabilità dei nostri bilanci. Non posso accettare che all’inizio dell’anno le risorse da destinare al personale siano inferiori a quelle che occorrono. Non posso accettare che si dica “quando raggiungi il fine fondi, mandali in cassa integrazione”, perché qui non siamo in Brasile, siamo in Italia, c’è una normativa totalmente diversa, ci sono responsabilità penali e amministrative».
IL CONGEDO DEL GENERALE Quindi, l’annuncio. «Qualcuno – ha affermato il commissario di “Calabria Verde” – dice che “Mariggiò probabilmente si vuole garantire il futuro all’interno dell’azienda”. No, Mariggiò ha finito, Mariggiò ha compiuto 4 anni, e 4 anni da commissario straordinario di un’azienda come questa sono un’anomalia. Non posso più rimanere in questa carica. Il 4 agosto ho preparato una lettera indirizzata alla presidente Santelli con la quale chiedo che sia valutato il mio avvicendamento: non ho posto un termine, ho detto che non andrò oltre una certa data, non voglio creare difficoltà. Resterò al mio posto per tutto il periodo in cui ci sarà l’antincendio boschivo, quindi per tutto questo mese, dovrò risolvere delle problematiche giudiziarie su Reggio Calabria e Catanzaro. Oggi – ha poi rilevato Mariggiò – abbiamo avuto l’ennesima “visita”: non importa, se c’è una cosa che ho fatto è stato non toccare nulla, tutte le mattine al mio arrivo in azienda mi sono lavato le mani e tutti i giorni, i pomeriggi, anche tanti sabati mi sono lavato le mani prima di andare via, non è rimasto attaccato nulla alle mie mani, non ho fatto alcuna azione che mi portava a commettere reati».
L’EREDITA’ A “CALABRIA VERDE” Mariggiò ha ringraziato «i tanti operai che la mattina alzandosi, con il viso bruciato dal sole, vanno puntualmente sul posto di lavoro, e fanno il loro dovere. Non posso accettare che la forestazione, dopo anni in cui è stata vista come un ammortizzatore sociale, sia stata dimenticata. Quest’anno ci hanno tolto 40 milioni che sono vitali per noi: è assurdo». «Le garanzie – ha concluso il commissario di “Calabria Verde” – vanno date tutti gli anni, non possiamo accettare che ogni anno si perdano risorse per strada. Lotterò in queste ultime settimane per assicurare la continuità amministrativa, consegnerò il bilancio consuntivo di quest’anno che è andato molto bene nonostante i tagli».
«MARIGGIÒ È UN PUNTO DI RIFERIMENTO» Per il generale Mariggiò l’“onore delle armi” da parte dell’assessore regionale alla Forestazione, Gianluca Gallo, anch’egli presente a Santo Stefano di Rogliano. «Con lui – ha detto Gallo – ho un rapporto risalente nel tempo, di stima, nella passata legislatura insieme al collega Orsomarso più volte contestando il presidente Oliverio abbiamo detto che una delle sue scelte più azzeccate era stata nominare Mariggiò. Noi non siamo abituati a fare speculazioni, il generale l’ha visto, ha potuto lavorare tranquillamente in questi mesi senza intromissioni da parte della Giunta e dell’assessore alla Forestazione. Abbiamo avuto qualche piccolo scontro all’inizio, ma questo non ha significato una mancanza di fiducia. Io rispetto la sua dignità e le sue scelte che hanno portato – bisogna dirlo – al risanamento di un’azienda che prima del suo arrivo era completamente fuori controllo».
«Ora – ha proseguito Gallo – bisogna completare questo percorso, far sì che la forestazione sia più dinamica e più aperta sul territorio, che alcuni capisaldi della sua azione possano essere continuati nel tempo. Mariggiò resterà alla guida di “Calabria Verde” fino a quando vorrà per quanto attiene alla comunicazione che ha inviato al presidente della Regione, lo ringraziamo per quanto ha fatto: io credo che potrà continuare a essere un punto di riferimento importante per noi calabresi. Lo è stato da militare impeccabile e integerrimo, lo è stato anche da amministratore di “Calabria Verde”». (c.ant.)

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