SANT’ONOFRIO La caccia al boss Domenico Bonavota è terminata nella tarda serata di ieri quando i carabinieri del Nucleo Investigativo di Sant’Onofrio, agli ordini del maggiore Valerio Palmieri e del capitano Alessandro Bui, hanno fatto irruzione in un’abitazione dove l’uomo si nascondeva.
Considerato il capo dell’ala militare della potente famiglia di Sant’Onofrio, Domenico Bonavota era latitante da circa due anni. Già condannato all’ergastolo al termine del processo “Conquista” per l’omicidio di Domenico Di Leo, il boss era destinatario anche di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito della maxi inchiesta Rinascita Scott. Sfuggito all’arresto insieme al fratello Pasquale (che resta latitante e attivamente ricercato), il boss non ha opposto resistenza al momento dell’irruzione dei carabinieri nella casa al centro di Sant’Onofrio dove si nascondeva presumibilmente dall’inizio della latitanza.
I carabinieri stanno ora valutando la posizione delle persone che avrebbero ospitato e coperto la sua latitanza.
FERMATI I FIANCHEGGIATORI Due persone sono state arrestate dai carabinieri nell’ambito del blitz che ha portato alla cattura del latitante Domenico Bonavota. Si tratta di Pino Lucio Laria, di 45 anni, affittuario della casa dove è stato trovato il ricercato, e Antonino Ruggiero, di 23 anni, trovato in compagnia di Bonavota. I due sono stati posti ai domiciliari e Bonavota è stato portato in carcere.
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