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Sanità, Anastasi: «Scongiurare collasso del 118»

Servizio urgenza emergenza medica, il consigliere regionale di “Io resto in Calabria” chiede il rinnovo immediato dell’Accordo integrativo regionale e che le Asp di Catanzaro e Crotone desistano da…

Pubblicato il: 07/08/2020 – 12:43
Sanità, Anastasi: «Scongiurare collasso del 118»

REGGIO CALABRIA «Non è facile dire se la situazione che si è venuta a creare sia dovuta alla mancanza di una seria attività di programmazione, di vigilanza e di controllo o ad altro ancora, ma è senza dubbio grave quello che sta accadendo nell’ambito del 118. Di certo, c’è che l’ignavia e l’assenza di interventi autocorrettivi stanno facendo emergere in superficie, per giunta in piena estate, l’ennesimo iceberg che rischia di far affondare come il Titanic la già disastrata sanità calabrese». È quanto dichiara il consigliere regionale di “Io resto in Calabria” Marcello Anastasi, che esprime “preoccupazione” e manifesta «vicinanza nei confronti degli operatori del settore dell’emergenza-urgenza coinvolti nella vertenza riguardante la revoca dell’indennità oraria aggiuntiva».
Il consigliere regionale di IRIC chiede che «si rinnovi immediatamente l’Air (Accordo integrativo regionale) e che le Asp di Catanzaro e Crotone desistano subito dal chiedere la restituzione dell’indennità aggiuntiva in attesa che si faccia piena chiarezza su una vicenda che risulta quanto mai contorta. Il rischio – afferma Anastasi – è quello di subire un disastroso esodo dei medici interessati alla questione verso altri servizi e, dunque, di determinare un vero collasso operativo, cosa che non possiamo permetterci in un momento come quello attuale».
«Alla luce di tale paradossale situazione, a quanto pare dovuta a una non corretta interpretazione dell’Accordo, chiedo dunque – prosegue il consigliere regionale di IRIC – il rinnovo immediato dell’Air. È già passato troppo tempo e non è accettabile che si penalizzi chi, ancor di più nella difficile fase dell’emergenza covid, opera quotidianamente con competenza e abnegazione. In attesa del pronunciamento da parte dei giudici competenti, è necessario che dalla Regione arrivi una soluzione politica per evitare che i medici, già sottoposti a notevoli stress lavorativi e psicologici, debbano subire ulteriori torti».

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