È uscito il nuovo disco del maestro d’orchestra Filippo Arlia per Sony Classica realizzato prima del lockdown e dedicato Igor Stravinsky: “The right of spring & the firebird”. Si tratta di una registrazione unica: per la prima volta, infatti, un’orchestra italiana incide insieme, su vinile e cd, i due capolavori del grande compositore. Il disco, che reinterpreta la musica, la mente e il cuore del compositore russo, è stato registrato dal maestro e dall’Orchestra filarmonica della Calabria all’interno del teatro Politeama di Catanzaro.
E la novità discografica del progetto, nella fase di ripartenza dopo i duri mesi della pandemia, si propone come messaggio di vicinanza e di speranza al mondo della musica e della cultura, messo a dura prova da una crisi senza precedenti.
I due capolavori, “La Sagra della Primavera” e “L’Uccello di Fuoco”, eseguiti da un ensamble di musicisti calabresi, hanno la capacità di regalare un fugace momento di bellezza, un tentativo per dissolvere e far dimenticare il virus, nell’attesa che la pandemia ci abbandoni definitivamente. Di seguito pubblichiamo la prefazioni al lavoro del maestro, scritta dal direttore del Corriere della Calabria Paola Militano.
di Paola Militano
La musica classica è arte, perfezione, raffinatezza, ritmo e armonia. E’ capace di consegnare all’ascoltatore moderno un affresco sonoro seducente, intrigante, sublime con pennellate ironiche, irriverenti, impertinenti e con storie colte, sacre e profane.
E compositori come Mozart, Haydn, Beethoven, Stravinsky, Tchaikovsky, Puccini, Schubert, Chopin Debussy e Verdi hanno lasciato ai posteri manoscritti e spartiti ed ai musicisti il compito di tramandare il senso ed il valore di pietre miliari della musica, destinate a durare nel tempo.
Accade anche in Calabria, un puntino nell’orizzonte del mondo, dove l’orchestra del Conservatorio Tchaikovsky di Catanzaro, si affida al giovane e funambolico direttore, Filippo Arlia e incide la musica, la mente e il cuore del compositore russo, Igor Stravinsky; l’intellettuale dissidente naturalizzato statunitense, tra i più apprezzati direttori d’orchestra del novecento che amava ripetere: «E’ così che la musica ci appare come un elemento di comunicazione con il prossimo e con l’Essere» che non conosce confini né di lingua né di razza.
Stravinsky al romanticismo wagneriano, preferisce «l’asemanticità» di Hanslick e quell’estetica della forma appartiene, indiscutibilmente, anche all’instancabile Filippo Arlia che vive un momento di grande popolarità.
E su vinile in formato LP per Sony Music, l’Orchestra Filarmonica della Calabria sottolinea ed interpreta: “L’uccello di fuoco” andato in scena per la prima volta il 25 giugno 1910 all’Opéra di Parigi e “La sagra della primavera” che debutta il 29 maggio 1913 al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi. Opere che reinventano il genere musicale del balletto ma componimenti da ascoltare perché eseguiti da un ensemble di straordinari musicisti calabresi, capaci di regalare un fugace momento di bellezza, di dissolvere il virus, in attesa che la pandemia ci abbandoni definitivamente.
Ma la musica classica ha un repertorio fatto di capolavori di ogni tempo e l’Orchestra Filarmonica della Calabria si esibisce da anni, affascinando il suo pubblico al pari delle grandi orchestre stabili che dimorano nei teatri delle grandi città italiane, presidi fondamentali per la crescita culturale delle nuove generazioni, per sviluppare nuove piattaforme occupazionali, per incrementare i flussi turistici e valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di città, regioni e Paesi e naturalmente per tramandare una tradizione secolare conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
La musica classica infatti non è mai stata così contemporanea e la Calabria dovrebbe finalmente rendersene conto. Ma questa è un’altra storia.
L’orchestra Filarmonica della Calabria e Filippo Arlia sono i protagonisti di un autentico saggio di bravura, registrato al Teatro Politeama di Catanzaro prima del lockdown. La novità discografica è un messaggio di vicinanza e di speranza al mondo della musica e della cultura messo a dura prova da una crisi senza precedenti.
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