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Sbarchi, arrivi e rientri: la Santelli e la Regione stringono le "maglie"

Nuova ordinanza della governatrice relativa all’emergenza Coronavirus: il provvedimento si concentra sugli screening per chi entra nel nostro territorio e sulle attività da mettere in campo in cas…

Pubblicato il: 09/08/2020 – 13:24
Sbarchi, arrivi e rientri: la Santelli e la Regione stringono le "maglie"

CATANZARO Intensificazione dei controlli e delle attività con riferimento agli arrivi e ai rientri in Calabria e agli sbarchi e la conferma del divieto di assembramenti e dell’obbligo delle misure di prevenzione, relative in particolare all’uso delle mascherine e del distanziamento sociale. Li prevede nuova ordinanza della presidente della Regione, Jole Santelli, la numero 59 dall’inizio dell’emergenza Coronavirus: l’ordinanza ha vigenza immediata e fino al 7 settembre. Con questo provvedimento, adottato per adeguare la Regione alle previsioni nazionali, venino introdotte alcune disposizione sia per quanto riguarda gli screening sugli arrivi, sia sul tema degli sbarchi – un tema che da tempo per la Santelli «è preoccupante» – sia sull’attuazione delle misure anti-contagio sia sul coordinamento con l’Ufficio scolastico regionale in funzione della ripresa delle attività scolastiche a settembre. “Allo stato attuale la capacità numerica di processamento dei tamponi giornalieri – si legge nell’allegato dell’ordinanza – è pari a 1300 tamponi/giorno per tutto il territorio regionale. Si ritiene che, vista l’attuale situazione epidemiologica regionale, le priorità di screening siano da focalizzarsi sulle persone fisiche in arrivo in Calabria e sulle persone che debbano sottoporsi a ricovero programmato presso le strutture sanitarie, ovvero a procedure invasive anche non chirurgiche che, nell’ottica della completa e piena ripresa degli accessi alle strutture, deve contribuire a ridurre al minimo il rischio di contagio in detti plessi. Tenuto conto – prosegue l’ordinanza – che un numero pari a 300 tamponi debba essere riservato al contact tracing e alle situazioni non programmabili, il restante numero di tamponi può considerarsi effettuabile, per lo screening sui rientri e per quello nelle strutture sanitarie con una quota pari al 50% per ciascun ambito».
Nella parte dell’allegato relativo agli sbarchi, l’ordinanza rileva: «Le attività di screening da eseguirsi in occasione di sbarchi sulle coste regionali, devono prevedere uno stretto raccordo con l’unità di Crisi Regionale, oltre che con le prefetture e le autorità competenti. Deve essere garantita una immediata capacità di intervento in modo da garantire gli interventi di cura necessari e/o sottoporre a screening le persone immediatamente dopo lo sbarco, individuando delle aree di attesa per consentire, all’esito del tampone, l’avvio verso i centri preposti, ovvero i luoghi per l’isolamento domiciliare». L’ordinanza della presidente della Regione, infine, ribadisce il divieto di assembramenti in luoghi pubblici e l’obbligo delle misure di prevenzione in quanto a uso della mascherina e di distanziamento sociale. Potranno riprendere inoltre i corsi di accompagnamento al parto.

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