CATANZARO «Diamo vita ad un coordinamento politico per rilanciare l’azione del Partito democratico sul territorio e per gettare le basi per il ritorno ad una gestione ordinaria dello stesso». Così il commissario regionale del Partito Democratico della Calabria, Stefano Graziano, annuncia la costituzione di un coordinamento che vedrà coinvolte tutte le anime del partito calabrese.
I NOMI: Viscomi Antonio, Insardà Vincenzo, Puccio Giovanni, Cuda Gianluca, Miccoli Marco, Iacucci Franco, Falcomatà Giuseppe, Bevacqua Domenico, Guccione Carlo, Irto Nicola, Notatarangelo Libero, Tassone Luigi, Esposito Teresa, Barbera Luigi, Battaglia Domenico, Nucera Giovanni, Pacifici Cosima, Spatari Nensi, Tripodi Andrea, Romeo Sebi, Girasole Carolina, Robbe Angela, Arena Sergio, Guerriero Fabio, Mammoliti Raffaele, Saladino Maria, Di Leone Luciano, Giudiceandrea Giuseppe, Lecce Pietro, Nocito Ferdinando, Succurro Gianluca, Zagarese Aldo.
LA “GEOGRAFIA” DEL COORDINAMENTO La nascita di questo coordinamento – riferiscono fonti del Pd – è un primo “step” del percorso per la celebrazione del congresso regionale, che potrebbe avvenire già in autunno dopo la tornata elettorale. E soprattutto consegna alcuni spunti politici di riflessione, almeno correndo i nomi dei componenti: la conferma della linea adottata dalla segreteria nazionale del Pd alle ultime Regionali, quella di voltare pagina rispetto all’esperienza di governo alla Regione con Mario Oliverio. Del resto, balza agli occhi l’assenza, tra i componenti del coordinamento insediato da Graziano, di democrat riferibili all’area vicina all’ex governatore, in particolare balza agli occhi l’assenza, oltre che dello stesso Oliverio, della parlamentare Enza Bruno Bossio. C’è invece, in questo coordinamento, l’ex capogruppo del Pd alla Regione nella scorsa legislatura, Sebi Romeo, in passato esponente di spicco degli oliveriani ma ora dato in marcia di progressivo allontanamento dal gruppo dell’ex governatore. Del resto, lo stesso Romeo nei giorni scorsi è stato visto alla presentazione del libro del responsabile dell’iniziativa politica del Pd, Nicola Oddati, uno dei maggiori sostenitori della non riconferma di Oliverio quale candidato presidente alle ultime Regionali.
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