di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME Oltre 100 alberi di mele stroncati, tagliati di netto e danneggiati. Uno scenario quasi spettrale e sconfortante quello che si è trovato di fronte un imprenditore di Lamezia Terme. Siamo a Conflenti, nel territorio lametino, e quello denunciato da Mario Vescio ha tutti i contorni di un vero e proprio atto intimidatorio che, in tempi di crisi economica aggravata dalla pandemia da coronavirus, potrebbe avere dei risvolti ancora più drammatici.
L’ATTIVITÀ L’imprenditore lametino è il titolare della “Scamar srl”, società che si occupa principalmente di ristorazione su gran parte del territorio nazionale. E in Calabria, grazie anche a numerosi appalti con altrettante amministrazioni pubbliche, opera per lo più nelle mense scolastiche come quelle di Curinga, Falerna, Caulonia, Reggio Calabria, Roccella Ionica e Platì (solo per citarne alcune) ma anche in quelle ospedaliere come quella del Policlinico a Germaneto e quella dei Vigili del Fuoco.
Un’attività importante quella dell’imprenditore Vescio anche e sopratutto per il tessuto economico locale. In programma, infatti, c’è entro agosto l’apertura di un nuovo punto ristoro/bar all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro con importanti ricadute sui livelli occupazionali locali.
L’INTIMIDAZIONE Ma Mario Vescio è anche il proprietario di un terreno di circa 6mila metri quadrati, distante circa mezzo chilometro dalla propria abitazione, al confine tra Lamezia e Conflenti. Ed è proprio qui che presumibilmente tra il 5 e il 6 agosto scorsi ignoti avrebbero agito quasi indisturbati, danneggiando oltre cento alberi da frutto, piante di circa 6 anni e di piccolo arbusto e quindi facilmente tranciabili anche con un’ascia e un seghetto da potatura. Ad accorgersi dello scempio è stato un dipendente di Vescio nel primo pomeriggio dello scorso 7 agosto.
IL QUARTO EPISODIO Non è chiara la matrice dell’intimidazione, né la motivazione. Lo stesso imprenditore non avrebbe avuto recentemente alcun problema né sul lavoro né con i propri vicini ma sembra proprio che Mario Vescio sia finito nel mirino di qualcuno che pare non voglia proprio mollare la presa. È già la quarta volta, infatti, che l’episodio si ripete. Le modalità e il fine sono sempre gli stessi: ignoti entrano nel suo terreno e distruggono quanti più alberi possibile.
Un grosso danno, dunque, ma Mario Vescio non demorde e ha già denunciato l’accaduto ai Carabinieri del Comando di Lamezia Terme. Spetterà ai militari, ora, cercare di capire cosa sia realmente accaduto.
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