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Effetto Covid sulla criminalità, -18% di delitti in un anno. Aumentano invece gli sbarchi di migranti

Questi i dati forniti dal Viminale in occasione della conferenza stampa di Ferragosto del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Pubblicato il: 15/08/2020 – 13:16
Effetto Covid sulla criminalità, -18% di delitti in un anno. Aumentano invece gli sbarchi di migranti

ROMA In un anno calo dei delitti del 18,2%: dai 2.338.073 del periodo 1 agosto 2018-31 luglio 2019 ai 1.912.344 registrati dall’1 agosto 2019 al 31 luglio di quest’anno. Una flessione attribuibile a lockdown per il Covid.
Sono i dati forniti dal Viminale in occasione della conferenza stampa di Ferragosto della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.
Il decremento ha riguardato quasi tutte le tipologie di delitto: dagli omicidi (-16,8%) alle rapine (-21,1%), dai furti (-26,6%) alle truffe (-11,3%). In controtendenza i reati informatici (+20%). Il Viminale evidenzia anche che il 70% dei 149 omicidi commessi in ambito familiare ha avuto donne come
vittime; una quota salita al 75,9% durante il periodo di lockdown.
GLI SBARCHI Forte crescita degli arrivi di migranti nell’ultimo anno: sono 21.618 tra l’1 agosto 2019 ed il 31 luglio 2020 contro gli 8.691 del periodo 1 agosto 2018-31 luglio 2019 (+148,7%).I minori non accompagnati sbarcati sono stati 2.886 (+157,9%). La maggioranza dei migranti sono arrivati con sbarchi autonomi (16.347), mentre quelli soccorsi in area sar italiana sono stati 5.271 (4.066 recuperati da navi ong). Tunisia (8.984) e Libia (8.746) i principali Paesi di partenza. Tunisini (34,3%) e bengalesi (11,9%) i più numerosi tra gli sbarcati.  Nello stesso anno considerato sono stati ricollocati presso altri Paesi europei 622 richiedenti asilo (+167% rispetto all’anno precedente). Francia e Germania i principali Stati di destinazione. In calo invece i rimpatri (4.408, il 35,8% in meno rispetto all’anno precedente). Ma sul dato, sottolinea il Viminale, influisce la parziale sospensione delle procedure di rimpatrio dal 31 gennaio al 31 maggio 2020 per l’emergenza Covid-19 che ha consentito il rimpatrio di soli 592 espulsi. Al 31 luglio gli stranieri ospitati nel sistema di accoglienza sono 86.330 (-17% rispetto al 31 luglio 2019): 949 in hotspot, 61.972 in Centri di accoglienza, 23.409 nel sistema Siproimi. In forte calo – anche qui per il Covid – le richieste di asilo esaminate (da 121.064 a 71.695): lo status di rifugiato è stato concesso solo all’11,6% dei richiedenti; per il 53,2% c’è stato il diniego. Complessivamente, gli stranieri presenti regolarmente in Italia sono 4.016.129 (-4,2%).

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