ROSSANO Ieri mattina una delegazione del Sappe, guidata dal segretario generale aggiunto Giovanni Battista Durante, ha visitato l’istituto penitenziario di Rossano, per incontrare i colleghi che stavano lavorando nel giorno di Ferragosto e per verificare la situazione del carcere, dove, al momento, il reparto di polizia penitenziaria è costituito da 125 uomini e donne, a fronte di una previsione di 153 unità, con una forte carenza nel ruolo dei sovrintendenti, pari a 25 uomini.
«L’istituto – fa sapere il Sappe – necessita di interventi tesi a ripristinare condizioni ottimali di sicurezza, attraverso monitor da posizionare in varie postazioni. In modo da poter controllare meglio da remoto l’intero istituto. Servono anche interventi strutturali per adeguare alle normative vigenti alcune postazioni si servizio, ma, soprattutto, è necessario far lavorare in sicurezza il personale di polizia penitenziaria che spesso subisce aggressioni da parte dei detenuti».
«Un grave problema – affermano Giovanni Battista Durante e Damiano Bellucci, segretario nazionale – è costituito dall’ingresso e dal possesso illegittimo dei telefoni cellulari. Dall’inizio dell’anno ad oggi ne sono stati rinvenuti più di 20. Non viene garantito il benessere del personale attraverso un’adeguata apertura del bar interno che rimane chiuso per la maggior parte del giorno. A Rossano, inoltre, a rendere ancora più difficile il lavoro della polizia penitenziaria è la presenza di molti detenuti alta sicurezza, tra i quali 18 appartenenti al circuito AS2, cioè condannati o sottoposti a procedimenti per rati di terrorismo internazionale. Ci preoccupano molto gli eventi critici in tutta Italia e anche in Calabria, dove nel 2019 abbiamo avuto 212 gesti di autolesionismo, 5 decessi per cause naturali, 2 suicidi e 68 tentativi di suicidi. Le aggressioni sono state 229, con 30 ferimenti. A Rossano ci sono stati 19 atti di autolesionismo, 1 decesso, 1 suicidio, 7 tentativi di suicidio».
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