APRIGLIANO Nel corso della mattinata di martedì, i Militari della Stazione Carabinieri di Aprigliano hanno proceduto a deferire in stato di libertà Pietro De Rose, 34enne, già noto alle Forze dell’Ordine per reati in materia di sostanze stupefacenti, dopo che questi, nella notte compresa tra il 14 e il 15 agosto, aveva danneggiato 5 autovetture parcheggiate in una strada comunale del centro presilano.
I militari erano venuti a conoscenza del fatto proprio la mattina di ferragosto, allorquando un uomo si era presentato in Caserma per sporgere denuncia contro ignoti: uscendo di casa, aveva rinvenuto la propria autovettura con il vetro lunotto posteriore in frantumi. I Carabinieri si sono pertanto immediatamente portati sul luogo ove hanno constatato che erano ben 5 le autovetture danneggiate: tutte presentavano uno o più vetri vistosamente rotti con colpi dall’esterno. Nel corso del sopralluogo però, ai Militari non sono sfuggite alcune macchie di sangue su diversi frammenti di vetro; con l’ausilio di Militari specializzati del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Rogliano, le tracce ematiche sono state adeguatamente repertate per essere poi confrontate con i campioni inseriti della banca dati del Dna.
Anche l’acquisizione di una alcune riprese di sistemi di videosorveglianza acquisiti nelle aree limitrofe aveva consentito poi di restringere notevolmente il campo di ricerca dei Militari.
Ed è stato proprio così che Pietro De Rose, sentitosi evidentemente ormai braccato dai Carabinieri, ha deciso di presentarsi autonomamente presso la Caserma di Via San Giacomo per costituirsi ed assumersi la piena responsabilità delle proprie azioni.
In particolare il 34enne, che presenta una vistosa ferita ad un braccio, ha riferito ai Militari di aver mandato in frantumi i vetri di quelle autovetture non perché mosso da risentimento personale verso i rispettivi proprietari, bensì di averle scelte in maniera del tutto casuale, nonché di aver compiuto il danneggiamento sotto gli effetti di sostanze stupefacenti, cocaina in particolare.
Sottopostosi volontariamente ad un campionamento biologico, dovrà evidentemente rispondere del reato di Danneggiamento aggravato, nonché rifondere ai proprietari degli autoveicoli i danni causati dal proprio insano gesto.
x
x