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Asp di Catanzaro, chiusa l'inchiesta sull'assenteista seriale e il manager che lo "aiutava"

Rosario Tomarchio e Antonio Gallucci indagati dalla Procura di Catanzaro. Sequestrati più di 11mila euro al funzionario dopo gli accertamenti della guardia di finanza di Lamezia

Pubblicato il: 18/08/2020 – 12:17
Asp di Catanzaro, chiusa l'inchiesta sull'assenteista seriale e il manager che lo "aiutava"

di Alessia Trizzolillo
CATANZARO
Truffa aggravata, false certificazioni e abuso d’ufficio. Sono queste le accuse, a vario titolo, contestate al funzionario dell’Asp di Catanzaro, Rosario Tomarchio e al direttore sanitario dell’ospedale di Lamezia Terme, Antonio Gallucci. Nei loro confronti il sostituto procuratore di Catanzaro, Chiara Bonfadini, ha chiuso le indagini, portate avanti dalla Guardia di finanza di Lamezia Terme tra il mese di giugno ed il mese di settembre del 2018. I finanzieri hanno posto in luce le continue assenze di Tomarchio dal posto di lavoro senza giustificato motivo. Le attività di osservazione e pedinamento hanno evidenziato le attività personali e private alla base degli allontanamenti dall’ufficio da parte del funzionario in servizio all’archivio del presidio ospedaliero unico di Lamezia Terme con sede a Girifalco.
Da parte sua Gallucci, accusato di abuso d’ufficio in concorso con Tomarchio, avrebbe omesso di attivarsi per sanzionare l’assenteismo dell’impiegato e, al contrario, ha emanato una serie di autorizzazioni a sua tutela, consentendogli, per esempio, di timbrare il cartellino anche in altre strutture dell’Asp di Catanzaro.
Il sostituto procuratore Chiara Bonfadini, stando al quadro indiziario fornito dalle Fiamme gialle lametine, ha chiesto al gip del Tribunale di Catanzaro la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio, per i due indagati, per la durata di un anno. Il gip ha accolto la misura per il solo Tomarchio pur rimarcando i gravi indizi a carico di Gallucci. «Il Gallucci – scrive il gip – è responsabile proprio di avere creato una situazione tale per cui il Tomarchio non rispondesse più di nulla, emettendo addirittura provvedimenti retroattivi».
 Nel corso del procedimento è stato emesso nei confronti di Rosario Tomarchio un provvedimento di sequestro preventivo, per equivalente, del valore di 11.582,12 euro, pari alle ingiuste retribuzioni percepite nel corso delle assenze ingiustificate. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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