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Un acquerello di Francesco Caracciolo scelto per il logo di "Tropea Capitale Italiana della Cultura 2022"

L’idea è quella di rendere protagonista l’emblema della Città: lo Scoglio con la Chiesa che guarda la rupe su cui sorge la città, nota come Santa Maria dell’Isola, testimone della storia ultra mill…

Pubblicato il: 18/08/2020 – 12:37
Un acquerello di Francesco Caracciolo scelto per il logo di "Tropea Capitale Italiana della Cultura 2022"

TROPEA Per “Tropea Capitale Italiana della Cultura 2022” è stato scelto il simbolo che identificherà e  accompagnerà il progetto. Si tratta dell’idea artistica di Francesco Caracciolo, tropeano, poeta e maestro dell’acquerello, che è riuscito a imprigionarne la possanza in un’immagine luminosa, essenziale, fresca, affascinante e immediata. L’idea è quella di rendere protagonista l’emblema della Città: lo Scoglio con la Chiesa che guarda la rupe su cui sorge maestosa Tropea, nota come Santa Maria dell’Isola, testimone della storia ultra millenaria della città. Dai Tropeani, e non solo, il magico connubio, definito semplicemente l’Isola, è amato, rispettato e frequentato nonostante la difficoltà ad arrampicarsi fino in cima.
«Ringraziare il Maestro Francesco Caracciolo – afferma il Sindaco Giovanni Macrì – non è semplicemente un atto doveroso e sentito ma un sentimento profondo di riconoscenza che vuole sottolineare l’estrema disponibilità mostrata nell’accogliere la nostra richiesta e, particolarmente, la sensibilità nel raffigurare l’Isola, cara a tutti i Tropeani e a tutti i Viaggiatori che, fin dai tempi antichi, sono rimasti incantati dal fascino esclusivo del sito. Appena ho ammirato gli acquarelli sono rimasto colpito dalla loro eleganza e dall’energia che riescono a esprimere, grazie, grazie di cuore a Francesco».

«La realizzazione del logo – continua  – è stato un lavoro di squadra che ho avuto il piacere di guidare. A dare il loro prezioso contributo la professoressa Anna Maria Miceli, per gli aspetti artistici, e Carmine Godano per quelli tecnici. Il plusvalore, ovviamente, la maestria di Francesco Caracciolo, grande acquerellista, che ci ha offerto una nutrita carrellata di prove d’autore tra cui abbiamo, con grande difficoltà, vista la loro bellezza, selezionato alcune opere. Effettivamente, di simboli ne abbiamo realizzati altri due oltre a quello finale destinato al Dossier inviato al Mibact. Uno, in blu, è stato impiegato per la realizzazione di sostegno alla candidatura ed inviato anche alla BIT di Milano, mentre l’altro, che riporta lo slogan La Cultura Rinnova, è confluito in una campagna di sensibilizzazione promossa dalla Tonno Callipo».

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