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Terza vasca a Lamezia, il Comune non si costituisce in camera di consiglio al Tar

Si tratta di un atto promosso il 16 luglio scorso da Alberto Statti e “Agricola Lenti soc. coop.” al Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria. Per la Giunta Mascaro «l’amministrazione com…

Pubblicato il: 20/08/2020 – 14:07
Terza vasca a Lamezia, il Comune non si costituisce in camera di consiglio al Tar

LAMEZIA TERME Il Comune di Lamezia Terme si chiama fuori dal procedimento per l’eventuale realizzazione della terza vasca nella discarica di località Stretto e che sarà discusso il prossimo 9 settembre in camera di consiglio al Tar di Catanzaro. Si tratta di un atto promosso il 16 luglio scorso da Alberto Statti e “Agricola Lenti soc. coop.” al Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, contro il Presidente della Regione Calabria e la Regione Calabria nonché il Comune di Lamezia Terme.
LA TERZA VASCA La vicenda della “discarica della discordia”, dunque, si arricchisce di un nuovo capitolo. Una vicenda, per la verità, che ha avuto origine dall’amministrazione guidata dal presidente Oliverio e tornata prepotentemente alla ribalta dopo l’ordinanza contingibile e urgente del presidente della Regione Calabria (la n. 45 del 20 maggio 2020) nella parte in cui individua l’area sita in località Stretto «per l’ubicazione di impianti di discarica e dispone incombenti».
L’Ente lametino guidato dal sindaco Paolo Mascaro che, con la delibera di Giunta n. 247 del 20 agosto 2020, spiega che «la costituzione in giudizio del Comune, anche in termini oppositivi, non sarebbe ammissibile, in quanto l’amministrazione comunale è titolare di una posizione giuridica, indipendente da quella dei ricorrenti, che potrebbe giustificare, semmai, secondo il prevalente orientamento della giurisprudenza amministrativa, un’autonoma impugnazione ma non anche l’intervento nel procedimento sopra indicato».
LA NOMINA DEL COMMISSARIO Secondo la Giunta Mascaro, infatti, la Regione Calabria aveva già nominato il 21 gennaio 2020 il commissario ad acta in sostituzione del Comune lametino per presentare il progetto di realizzazione della terza vasca in località Stretto, completa della documentazione tecnico – amministrativa necessaria per l’acquisizione delle autorizzazioni di legge proprio perché lo stesso Comune era stato diffidato nel novembre scorso «entro e non oltre 10 giorni il progetto implementato degli aggiornamenti necessari all’acquisizione dei pareri ed autorizzazioni, indicando in caso di inadempienza l’attivazione dei poteri sostitutivi mediante nomina di Commissari ad acta».
Per quanto riguarda invece la seconda vasca la Regione starebbe procedendo agli adeguamenti impiantistici richiesti da NOE ed Arpacal per consentire la riapertura del sovrabbanco mentre per la prima vasca è stato chiesto al Comune l’invio degli atti tecnici per il recupero dei volumi resi disponibili per la naturale inertizzazione dei rifiuti abbancati. (Gi.Cu.)

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