Si parla, da anni, della costruzione del Ponte sullo Stretto e questo, come non mai, sembra essere il momento decisivo per dare quella svolta tanto attesa per la realizzazione di un’infrastruttura che potrebbe davvero essere base per il tanto agognato rilancio del Mezzogiorno d’Italia.
Credo però che ci sia un ulteriore motivo da evidenziare e che, sicuramente, può essere anche definito una necessità ovvero l’intitolazione del Ponte a San Francesco di Paola. Che senso ha parlare del nome di un’opera che ancora è lontana dall’essere avviata? Ha senso, perché il ponte rappresenterebbe il collegamento stradale con l’Europa e intitolarlo a San Francesco di Paola significherebbe rimarcare con forza un concetto fondamentale: l’Europa ha radici cristiane e queste devono essere la base dell’Europa che verrà. Un’unione di popoli dove a prevalere sia la solidarietà, dove nessuno sia lasciato solo o indietro. Un’Europa che possa seguire lo spirito del Santo Patrono di Calabria.
È per questo che la proposta lanciata dal Correttore dei Minimi, padre Francesco Trebisonda, deve essere sostenuta e portata avanti.
San Francesco di Paola simbolo d’ Europa.
*scrittore
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