CROTONE Matteo Salvini inizia il suo tour elettorale in Calabria e parte da Crotone dove ha prima fatto visita sul lungomare poi al porto ha incontrato i cronisti per fare un punto sulle elezioni amministrative nella città pitagorica. Con al fianco Antonio Manica, candidato a sindaco del centrodestra, il leader della Lega ha spiegato: «Non è giusto che Crotone sia l’ultima in Calabria, lo ne parlerò anche a Jole Santelli. Questa città non può essere più l’ultima e dico questo perché ha un porto meraviglioso che deve essere volano di turismo e un’area industriale che può creare posti di lavoro. Però finché non ci sarà un’amministrazione comunale in grado di portarci il metano questo non succederà. Con la Santelli discuterò del tema Crotone e avremmo necessità però di avere un rappresentante che sia nostro riferimento in questa regione». Ha tirato diritto il segretario del “Carroccio”, non curandosi di uno sparuto gruppo di persone che al suo arrivo al porto ne ha contestato la presenza con slogan e cartelli al quale ormai ha fatto abitudine. «Noi siamo soliti non fare grandi promesse ma di passare ai fatti. Per la prima volta dopo 50 anni di promesse e chiacchiere della sinistra, chi sceglie la Lega in Calabria fa una scelta precisa, prima vengono gli italiani poi i clandestini – dichiara Salvini- . Prima vengono i calabresi poi viene il resto del mondo. Ne abbiamo le palle piene di spacciatori, clandestini e perditempo. Porto da aprire per portare lavoro, turismo e imprese. C’è una statale 106 che non può rimanere così. Un comune e sindaco che si occupi di raccogliere immondizia e di sicurezza e che sia capace di portare il metano, la corrente elettrica e tutti gli altri servizi in tutte le altre aree. Se si vuole continuare a voler dare fiducia a chi ha governato per decenni, si voti la sinistra».
LA SFIDA AMMINISTRATIVA E’ il primo leader di caratura nazionale a fare tappa in Calabria per le elezioni comunali che si svolgeranno il prossimo mese di settembre. L’agenda fitta è dimostrata anche dagli incontri programmati in regione, Catanzaro e poi Reggio Calabria dove con l’intero gotha del centrodestra calabrese si aprirà la campagna elettorale per la città dello stretto con un candidato tutto leghista. «Spero che Crotone, così come Reggio Calabria mandino a casa una sinistra che ha fatto solo disastri. Non vedo l’ora che arrivi settembre perché poi ci rivediamo – aggiunge Salvini -. Qui il porto lavora al 10% delle sue possibilità, l’immondizia in giro ovunque e i clandestini che occupano edifici abbandonati. Dove c’è la Lega c’è garanzia di sicurezza. Se il Pd si vergogna del suo simbolo mi spiace per loro». Sui mugugni di trasfughi nelle liste leghiste per le elezioni a Crotone replica secco: «Mi sono affidato ai territori, rispettiamo le scelte dei territori non abbiamo imposto mezzo nome, sono fiducioso dei nostri a Crotone».
VIRUS E CLANDESTINI Per il punto stampa con Salvini, saltano le regole del distanziamento sociale. Basta solo la mascherina ma la ricetta per il vertice di Via delle Botteghe Oscure è un’altra. «Io avrei chiuso i porti prima delle discoteche – dice Salvini -. Solo oggi a Lampedusa ci sono 54 positivi. Do il mio massimo sostegno al governatore Musumeci che ha firmato un’ordinanza per chiudere tutti i centri di accoglienza siciliani e chiedo ad amministratori leghisti e ai candidati sostenuti dalla Lega di fare esattamente la stessa cosa». L’ex ministro dell’Interno rivendica i risultati della sua gestione degli sbarchi:
«Con me non sarebbero sbarcati proprio, quando c’ero io ne sono arrivati 4mila adesso siamo già a 18mila». E sul punto rincara la dose:«Vi dico che sarò a processo a Catania perché ho bloccato gli sbarchi e ci andrò a testa alta. Crotone ha bisogno di turisti per bene non di clandestini. Le case popolari prima agli italiani, il resto che avanza al resto d’Italia» conclude.
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