BORGIA «Se avessi una bacchetta magica, richiamerei imprenditori illuminati in grado di capire i nuovi paradigmi dell’economia: la valorizzazione del territorio è un eccezionale attrattore di risorse, di persone e di idee». Sono le parole utilizzate da Giuseppe Spagnuolo, presidente della Bcc Centro Calabria, appartenete al Gruppo Cassa centrale banca, e vice presidente della Capogruppo per definire il Festival “Armonie d’arte” la cui 20ma edizione si sta svolgendo all’interno del Parco archeologico nazionale di Scolacium a Borgia. «Il Festival è da molto tempo sulla strada giusta – ha sostenuto – ma gli imprenditori e le istituzioni non lo seguono come dovrebbero. Vedo altri esempi di Festival che sono riusciti a modificare l’immagine e l’economia di un territorio. Qui ancora non accade: ogni anno l’organizzazione si impegna per alzare il livello della programmazione, per richiamare ospiti influenti e stampa qualificata. Paradossalmente il nostro Festival è più apprezzato fuori dalla Calabria che in casa nostra».
A proposito del sostegno finanziario all’evento Spagnuolo ha rinnovato l’impegno del suo gruppo ed lo ha motivato «perché crediamo che Scolacium abbia una straordinaria progettualità basata su una visione a lungo termine».
«Armonie d’Arte – ha specificato – offre alla Calabria un doppio palcoscenico: quello che richiama artisti internazionali sul palco e quello, più vasto, che richiamo un pubblico nuovo, di qualità, e spesso con buona capacità di spesa. Servirebbe un maggior coinvolgimento dell’impresa locale, del territorio e delle istituzioni: noi sosteniamo con convinzione il Festival anche con la speranza di essere un esempio virtuoso».
Sul programma messo in scaletta per quest’edizione il manager ha definito le scelte adottate dalla direttrice artistica del Festival, Chiara Giordano, come «coraggiose e giuste» che per questo ha detto: «sono certo che sarà appagata».
Ritornando sul valore della manifestazione Spagnuolo l’ha definita «un’eccellenza per il territorio e per tutto il Mezzogiorno». Ed a questo proposito ha richiamato il riconoscimento ottenuto dal ministero degli Esteri che «ha premiato il programma di Scolacium inserendolo fra quelli che meritano una promozione internazionali».
Sul futuro del festival il manager è ottimista prevede infatti «una crescita sicura» anche perché ha sottolineato «nonostante il Covid la direzione artistica è riuscita anche quest’anno a offrire un programma breve ma ricco di produzioni esclusive e ospiti di altissimo profilo internazionale». «La bellezza di questo luogo storico – ha infine concluso Spagnulo – da vent’anni, è sotto i riflettori. E questa edizione offre uno spunto di riflessione interessante: nuove rotte mediterranee, per sottolineare il ruolo centrale del mare e della Calabria in un processo di rinnovamento».
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