di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Quello di “avvisare” utilizzando i social è un modo come un altro per informare anche chi è stato in contatto a prendere le dovute precauzioni. Fare “coming out”, quindi, non è peccato, anzi. Potrebbe essere interpretato come un grande senso di responsabilità verso il proprio prossimo. Soprattutto quando si tratta di una figura “pubblica” come può esserlo un consigliere comunale che partecipa alla res publica.
Dopo la vergognosa “gogna mediatica” accanitasi con un altro consigliere comunale nei mesi scorsi, Raffaele Vulcano, in quota – politica – Udc, ha deciso di rendere pubblico il suo contagio alla malattia sul Facebook. Si tratta di uno dei quattro contagi annunciati dal dottor Martino Rizzo nella serata di mercoledì scorso (qui la notizia).
«Ebbene sì, ho contratto il Covid – scrive Raffaele Vulcano in un post – ma vorrei rassicurare tutti gli amici che in questo momento, numerosi, mi stanno contattando sul mio stato di salute. Sto bene ed attualmente sono in isolamento domiciliare per come concordato con la l’Asp. Già da stamattina i diretti contatti riconducibili alla mia persona si sono sottoposti, come da protocollo, all’esecuzione di tamponi presso i locali dell’Asp, ciò al fine di mappare al meglio la situazione. Spero che tutto questo possa finire nel minor tempo possibile. Nel frattempo raccomando a tutti prudenza ed il fondamentale rispetto delle regole. Invito chiunque sia venuto in contatto con me di recente a stare tranquilli perché al momento non c’è un pericolo di contagio».
Sin qui il post di Vulcano, che poi spiega al Corriere della Calabria di non essere lui il contagio che ha viaggiato in pullman da Roma nelle scorse ore (a proposito, autisti e passeggeri sono stati tutti tamponati e si attende l’esito).
«Onestamente – dice al telefono Raffaele Vulcano – non ho la più pallida idea di come abbia potuto contrarre il virus. In queste settimane ho fatto sempre la stessa vita, non mi sono mai mosso da Rossano e qualche volta mi sono concesso qualche passeggiata al mare per accompagnare mia figlia ai giochini». Nulla più, dunque, nulla meno. Riferisce, poi, di «stare bene», di non accusare «sintomi preoccupanti, solo un po’ di mal di gola, tosse e qualche dolore muscolare».
Il dottor Martino Rizzo, nel frattempo sempre col Corriere fa il punto della situazione, anche rispetto alle novità di questa ore. «Il consigliere Vulcano – riferisce il responsabile dell’Ufficio Igiene e prevenzione dell’Asp per l’area sibarita – potrebbe essere stato in contatto con alcuni parenti provenienti da Pavia. Per questo invito sempre tutti a mantenere le norme sul distanziamento, evitando baci e abbracci, anche con i parenti più stretti».
Rizzo spiega poi di aver effettuato il tampone agli autisti ed ai viaggiatori del pullman di linea giunto in città da Roma. «Questa mattina abbiamo effettuato a tutti i test. Non dovrebbero esserci problemi perché sull’autobus è stato rispettato il distanziamento come previsto. Cautelativamente, dunque, abbiamo sottoposto tutti alle verifiche del caso e rimaniamo in attesa dei risultati».
In mattinata gli uomini del dottor Rizzo sono stati chiamati ad un super lavoro. «Tra i tamponi effettuati a Corigliano Rossano e quelli a Cassano, nella cerchia dei contatti del cittadino bengalese, abbiamo effettuato oltre 150 test. Speriamo di non subire ritardi nei risultati, speriamo bene».
In totale, i casi riscontrati a Corigliano Rossano in queste ultime ore sono due: il viaggiatore sul pullman e il consigliere comunale, entrambi in quarantena domiciliare. E la preoccupazione aumenta, soprattutto fra chi è stato a contatto con Vulcano, dall’intensa vita sociale. (l.latella@corrierecal.it)
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