Che sarebbe stato un concerto fuori dal comune non vi erano dubbi ma vedere e sentire Martha Argerich, la leggenda del pianoforte, a Scolacium, è uno spettacolo che incanta e lascia a bocca aperta. Martha, la diva dalle dita fenomenali, ha emozionato il pubblico di Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano.
Quasi 80 anni e non sentirli: tecnica perfetta ma anche una grinta eccezionale che traspare ad ogni nota. Ciascun tocco sulla tastiera del pianoforte è una scossa per i presenti che vengono catapultati in un mondo sospeso. L’artista ha affascinato per la potenza delle sue esecuzioni. Una serata memorabile con un programma musicale raffinato caratterizzato dalle composizioni musicali di Dmitry Shostakovich, Maurice Ravel, Zygmunt Noskowski, Robert Schumann e Franz Liszt.
Argerich regina sul palco per un’esibizione eccezionale impreziosita dalla presenza di Theodosia Ntokou, sempre al pianoforte, dalla voce narrante di Annie Dutoit-Argerich e dal Quartetto d’Archi della Scala – Francesco Manara, violiono, Daniele Pascoltetti, violino, Simone Braconi, viola, Massimo Polidori, violnocello.
Interprete eccezionale per temperamento e personalità, con più di sessantanni di carriera alle spalle, la grande pianista argentina è legata da un lungo e glorioso rapporto con l’Italia, che parte proprio dalla Calabria. A Crotone, infatti, nacque il suo venerato Maestro, Vincenzo Francesco Scaramuzza. A fine serata la Argerich ha ricevuto un prezioso dono proprio dal Maestro Orafo Affidato di Crotone e un’opera dell’artista Giuseppe Rocca per mano del sindaco di Borgia, Elisabeth Sacco, e del presidente della BCC Centro Calabria, Giuseppe Spagnuolo.
La pianista argentina ha dichiarato di sentire molto forte questo legame con la Calabria e di aver percepito tantissime vibrazioni positive durante l’esibizione, abbracciata dai resti della Basilica, grazie anche all’affetto dimostrato dal pubblico che ha chiesto più volte il suo ritorno sul palco.
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