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Lamezia, chiazze verdi in mare e pesciolini morti. «A che serve denunciare?» – VIDEO E FOTO

L’episodio (l’ennesimo) è avvenuto questa mattina in località Ginepri e documentato da “Rete Civica”. «Abbiamo fatto le nostre segnalazioni ma sembra non importare a nessuno»

Pubblicato il: 28/08/2020 – 13:15
Lamezia, chiazze verdi in mare e pesciolini morti. «A che serve denunciare?» – VIDEO E FOTO

di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME
Una scia di colore verdastro che si avvicina lentamente ma in modo inesorabile. E ai turisti, quei pochi villeggianti che scelgono ancora di trascorrere qualche ora sulla spiaggia del litorale lametino, non resta che tornarsene a casa.
Episodi che si verificano quasi con cadenza quotidiana a largo della costa tirrenica di Lamezia Terme, in località Ginepri, in una porzione di territorio compresa tra Pizzo e Gizzeria. Le dinamiche sono sempre le stesse: mare limpido dalle prime ore del giorno che si fa sempre più verde nel corso della mattinata, tra la preoccupazione crescente dei bagnanti.

LA DENUNCIA Proprio come è avvenuto questa mattina e denunciato al Corriere della Calabria ancora una volta da “Rete Civica”, l’unione di associazioni e cittadini che da mesi si sta battendo per la tutela del territorio lametino dalle discariche e dai rifiuti. «Una enorme “chiazza”, attorno alle 10.30, ha letteralmente invaso il litorale, tra lo stupore dei bagnati» raccontano. E, come si vede dalle foto e dal video, l’acqua del mare ha assunto un colore verdastro difficile da spiegare e giustificare. Ma non è tutto. Già perché sul litorale è arrivato anche un pesciolino che, come documentato dai testimoni, sarebbe morto poco dopo.
«Siamo testimoni – racconta proprio Rete Civica al Corriere della Calabria – di uno scarico a cielo aperto. Abbiamo pensato di raccogliere l’acqua con una bottiglietta, ma a che serve? Il mare è indecente e la macchia verde si sta già spostando verso le coste di Gizzeria e Falerna. Abbiamo fatto le nostre segnalazioni e mi hanno detto “ci stiamo lavorando”. Siamo ovviamente sconcertati e sconfortati». «Abbiamo visto un elicottero dell’Esercito – raccontano – e probabilmente avranno visto anche loro quanto stava accadendo. Ma siamo preoccupati perché la chiazza verde arriva da uno scarico importante, non quello fognario di un centro abitato. Parliamo di liquami che hanno invaso un’area di oltre 10 km».

VICENDE CHE SI RIPETONO Allo stato attuale è difficile capire cosa sia successo ma intanto pare che la “macchia” sia partita da Curinga o comunque proprio dalle zone attinenti all’area ex-Sir di Lamezia Terme. Una vicenda certamente allarmante e che fa il paio con quanto sta accadendo in città da settimane (leggi qui) e con quanto è già avvenuto nell’area industriale lametina nei mesi scorsi (leggi qui).
Insomma, l’ennesimo episodio che si ripete nel golfo di Lamezia Terme e che, in tempi in cui il numero delle presenze turistiche in Calabria è crollato (leggi qui), non fa altro che incidere negativamente anche su quelle che sono le prospettive future di un territorio che fa del turismo uno dei fattori di crescita e sviluppo più importanti. E intanto proprio dalla nostra testata è partito l’invito all’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, a “battere un colpo”. 
L’episodio di questa mattina è già stato segnalato da “Rete civica” alle autorità competenti e all’Arpacal. (redazione@corrierecal.it)

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