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Avvocatura regionale nel caos, respinta la sospensione richiesta dalla Regione

Il Tribunale di Catanzaro ha rigettato il ricorso dell’ente contro il verdetto di annullamento della nomina a coordinatore di Maria Maddalena Giungato disposto dal giudice del Lavoro. Ora si torna …

Pubblicato il: 29/08/2020 – 8:54
Avvocatura regionale nel caos, respinta la sospensione richiesta dalla Regione

CATANZARO Nuova sconfitta della Regione nel lungo braccio di ferro sulla nomina del coordinatore dell’Avvocatura regionale. Questa volta a frenare le richieste dell’amministrazione regionale è stato il Tribunale di Catanzaro che ha rigettato la richiesta di sospensione inoltrata dalla Regione del verdetto con cui il giudice del lavoro lo scorso 14 agosto aveva annullato la nomina di Maria Maddalena Giungato – indicata dalla governatrice Jole Santelli – come coordinatrice dell’Avvocatura regionale. Quel verdetto – poi impugnato dalla Regione – aveva ordinato alla Regione di procedere per la nomina di quel ruolo uno specifico avviso pubblico. Ieri la decisione del Tribunale che ha di fatto nuovamente bocciato le “pretese” della Regione che aveva tentato di bloccare quel verdetto: Senza un contraddittorio tra le parti non è possibile sospendere la sentenza.
Lo stesso Tribunale di Catanzaro, nella figura del presidente della sezione feriale, Maria Concetta Belcastro, ha fissato l’udienza al prossimo 2 settembre per entrare nello specifico delle richieste da parte della Regione.
A scatenare lo scontro giudiziario, la decisione di Jole Santelli di nominare senza alcuna procedura Maria Maddalena Giungato a coordinatrice del dipartimento Avvocatura.
Una forzatura, per il Consiglio dell’ordine che per questo ha sollevato il caso nelle Aule di giustizia rivolgendosi al giudice del Lavoro del Tribunale di Catanzaro per chiedere azzeramento di quella nomina.
Una richiesta poi accolta dal Tribunale, appunto, il 14 agosto scorso al cui verdetto poi la Regione si era opposta. Rimediando una nuova bocciatura.
Ma non solo. Nel frattempo la Regione aveva anche deciso di non seguire le indicazioni del Tribunale che aveva intimato di procedere con un avviso pubblico per affidare quell’incarico.
Scegliendo nuovamente la strada autonoma ed affidando ad interim il ruolo di coordinatore al segretario generale Maurizio Borgo. Una nuova “forzatura”, secondo l’Ordine forense, che ha prima diffidato la Regione e poi deciso di mandare tutti gli atti della vicenda alla Procura della Repubblica di Catanzaro e alla Corte dei conti per stabilire eventuali responsabilità penali e contabili nella condotta dei vertici regionali.

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