REGGIO CALABRIA Giovedì scorso, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Stazione di Galatro, assieme ai colleghi Cacciatori di Calabria di Vibo Valentia, nel corso di una perlustrazione nelle aree boschive di quel Comune, hanno rinvenuto una vasta piantagione di canapa indiana, nascosta in un fondo agricolo di proprietà demaniale, precedentemente adibito a castagneto, nei boschi in Contrada Castagnara a confine con il Comune di San Pietro di Caridà.
Venti filari di 50 metri l’uno contenenti in totale circa duemila piantine di canapa indiana del tipo “olandese nana”, dell’altezza media di 70cm, in stato d’abbandono. Questo lo scenario che si è profilato ai militari dell’Arma, i quali si sono infiltrati all’interno di un bosco situato al di sopra della diga sul Metramo, in un’area impervia, raggiungibile solamente a piedi, attraverso sentieri tortuosi e ricoperti da una fitta vegetazione. Oltre allo stupefacente rinvenuto, il sito era munito anche di un essiccatoio rudimentale con all’interno ulteriori 500 grammi circa di marijuana già estirpata e due cisterne d’acqua, l’una della capienza di 500 litri posta su un albero e l’altra dal volume di 1.500 litri posta sul terreno, collegate con un impianto a goccia ai singoli filari per irrorare lo stupefacente.
La sostanza, a seguito delle operazioni di campionatura, è stata distrutta in loco su disposizione dell’autorità giudiziaria di Palmi. Sono in corso ulteriori accertamenti, volti a risalire alla paternità della piantagione, che, una volta trattata ed essiccata, avrebbe fruttato 180mila euro di proventi illeciti, per un totale di 100 kg di stupefacente immesso nel mercato nero della droga.
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