CATANZARO L’assessore regionale all’istruzione Sandra Savaglio esprime alcune considerazioni in risposta alle parole pronunciate dai consiglieri regionali Domenico Bevacqua e Francesco Pitaro, lette a mezzo stampa, sulla riapertura delle scuole. «Rispondo anche sicura di avere il supporto dei miei altri colleghi della Giunta indirettamente interessati, nello specifico Gianluca Gallo per la competenza sulle politiche sociali, l’assessore Domenica Catalfamo, per trasporto ed edilizia scolastica, oltre che, naturalmente, la presidente Jole Santelli: tutti in prima linea per affrontare le difficili questioni legate alla chiusura delle scuole. Il mio assessorato si occupa con continuità dall’inizio dell’emergenza della situazione. Il mio primo appello agli insegnanti per impegnarsi nella Didattica a Distanza è del 19 marzo scorso. A seguire, la mia richiesta nei confronti dei colleghi universitari del dipartimento di informatica (matematica e ingegneria, prontamente accolto) per aiutare gli insegnanti non abituati alla DAD. L’ultima è di ieri, 29 agosto, per incoraggiare gli insegnanti a fare il test sierologico prima possibile per la loro sicurezza e quella degli studenti. Sin dall’inizio siamo stati costantemente presenti come Regione Calabria alle conferenze con le Regioni (praticamente a cadenza settimanale) sia per quanto riguarda quelle politiche che quelle tecniche.
Abbiamo partecipato a tutti gli incontri organizzati dal Ministero dell’Istruzione (MI) con la presenza di Lucia Azzolina. Il mese di luglio l’ho anche incontrata personalmente presso la sede centrale dell’Ufficio Scolastico Regionale a Catanzaro Lido. Insieme a tutte le altre regioni, abbiamo sempre chiesto più presenza e collaborazione del governo, inizialmente spaesato dall’emergenza. Tra le numerose richieste, ad esempio, l’aumento dell’organico e dei trasporti. Le cose si stanno muovendo, lentamente, ma si stanno muovendo. È noto il nostro impegno per fornire, agli studenti più bisognosi, il mezzo fisico per la DAD (i tablet o simili). Dopo la chiusura dell’anno scolastico 2019/2020, abbiamo iniziato subito a pensare alla riapertura in sicurezza e in presenza (sappiamo bene che famiglie non aspettano altro).
Tuttavia, ci siamo scontrati subito con una realtà che sapevano essere più complessa: mancano gli spazi in alcune scuole sovraffollate. In altre, gli spazi abbondano. Per non parlare della situazione trasporti. Prima di tutto, abbiamo sollecitato lo stop della chiusura degli istituti con pochi alunni (dimensionamento), una operazione che viene fatta tutti gli anni.
Questa volta è diverso. In questa estate abbiamo organizzato un utilissimo tavolo permanente e abbiamo già effettuato diversi incontri alla Cittadella, sede della Giunta. Sicuramente positivi (anche se accessi, ma questo è del tutto normale) sono stati i confronti tra Usr, Province, Comuni, Sindacati, Associazioni sulle disabilità. Il nostro ruolo è stato quello di fare incontrare le parti e di chiedere la collaborazione di tutti, perché è solo in questo modo che possiamo raggiungere l’obbiettivo di far tornare gli studenti a scuola.
Attraverso il monitoraggio di tutti gli Istituti scolastici regionali (un lavoro, ricordiamolo, fatto dall’ufficio direttamente competente, ovvero USR e aggiornati settimanalmente), siamo venuti a conoscenza, durante l’ultimo incontro (26 agosto) di situazioni estreme. Per esempio, dalle tabelle risulta la richiesta di più di 600 aule da parte di un plesso, una cosa che ci è apparsa a dir poco bizzarra. Tutti insieme abbiamo deciso di riaprire le scuole il 24 settembre anziché il 14 (quindi 10 giorni dopo la data decisa dalla gran parte delle regioni), accogliendo le sollecitazioni di grandi centri urbani dove i sindaci sono a lavoro per il recupero di altri spazi. I dati appena arrivati indicano che siamo arrivati a garantire le aule per quasi il 90% degli studenti. Dei circa 127 mila studenti calabresi, è necessario, nelle 4 settimane che rimangono, trovare gli spazi per altri circa 14 mila. Lo start del 24 è frutto dunque di una grande azione di concertazione con tutti gli attori interessati, risultante proprio dai tavoli che abbiamo organizzato e che sono il risultato del lavoro dei suddetti. Slittare l’apertura permetterà anche di svolgere le votazioni per il rinnovo delle amministrazioni e per il Referendum senza dover interrompere le attività poco dopo averle iniziate. Molto istituti scolastici, come sappiamo, sono seggi elettorali e non avendo trovato sedi alternative pur avendolo chiesto al Governo, logisticamente ci è sembrato più giusto aprire dopo. Sono orgogliosa di tutte quelle persone che ho incontrato regolarmente in questi mesi e che ora imparo a conoscere singolarmente e a chiamare per nome. Ringrazio tutti personalmente ad uno ad uno. C’è ancora tanto da fare (gli alunni con disabilità non lo dimentichiamo mai, sono quelli che in questo momento soffrono più del normale). Abbiamo comunicato in questi mesi tutte le nostra azioni, per tenere le persone aggiornate su quello che succede. Basta sfogliare le pagine della regione e anche la mia pagina Facebook per credere. Vogliamo ricordare che sfortunatamente è a conoscenza di tutti il ritardo dei vari ministeri. Non è un giudizio il mio, ma una oggettiva considerazione. Il COVID ha colto tutti davvero impreparati, ma le cose si stanno muovendo. Sempre il 26 agosto, ho partecipato, insieme ad una sessantina di rappresenti delle istituzioni regionali di tutta Italia, ad un tavolo politico con il ministro degli affari regionali Boccia, dell’istruzione Azzolina, della salute Speranza e dei trasporti de Micheli.
Abbiamo ottenuto risultati importanti, con, ad esempio, più di 70 mila nuove assunzioni per l’organico della didattica e il personale ATA (un risultato che non ha precedenti negli ultimi anni). Ancora siamo in ritardo con i banchi che il governo garantisce arriveranno a tutti entro fine ottobre. Poco chiara la situazione per l’aumento degli organici degli insegnati di sostegno.
Infine, sono previsti 200 milioni di euro subito per i trasporti, con la proposta del governo di partire con bandi super veloci per acquisto di nuovi mezzi anche dai privati. Sicuramente una misura che mi vede totalmente favorevole. Quindi, il prossimo incontro alla Cittadella sarà anche sulle situazioni di disagio delle persone più in difficoltà. Per esempio, parlo delle famiglie dei ragazzi autistici (quelli in situazioni gravi sono quasi il 2%).
Poi, stiamo pensando ad un incontro direttamente alle sedi delle 5 provincie calabresi, per toccare con mano la situazione aule mancanti (e come fare per affidarsi a spazi vuoti, che sappiamo benissimo essere tanti nella nostra regione). Ricordo quello che ho detto nel video alle scuole del 19 marzo scorso e che io e miei collaboratori (sempre presenti, e che ringrazio) continuiamo a ripetere ad ogni incontro pubblico: si esce da questa emergenza solo collaborando. Perché le risorse, gli spazi, le persone competenti ci sono, bisogna lavorare insieme per scovarli velocemente e per garantire agli studenti il loro diritto principale: quello allo studio. Quindi, che ben venga il supporto del Consiglio e della politica sempre e comunque, perché da soli non si arriva da nessuna parte, ma che sia sempre costruttivo.
Infine, volevo ricordare a tutti (e anche a me stessa) che il mio assessorato deve occuparsi non solo di istruzione ma anche di altre cose importanti che da sempre in Calabria soffrono. Parlo principalmente della ricerca e dell’Università, ma non solo. Basta guardare i comunicati stampa e le pagine Facebook di cui sopra. C’è tanto da fare e il tempo non è mai abbastanza. Un augurio a tutti i fortunati che se lo sono potuti permettere, un buon rientro dalle vacanza.
Agli altri un mio personale abbraccio virtuale: credetemi, la vostra sofferenza è anche la mia». Così Sandra Savaglio, assessore all’istruzione della Regione Calabria.
x
x