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San Giovanni, Belcastro: «Facciamo chiarezza sul Piano strutturale comunale»

Il sindaco della cittadina silana interviene sul tema raccontando le diverse tappe che «negli ultimi 50 mesi» hanno portato ai risultati odierni: «Un impegno mantenuto dal Comune, ma in questa camp…

Pubblicato il: 29/08/2020 – 17:15
San Giovanni, Belcastro: «Facciamo chiarezza sul Piano strutturale comunale»

SAN GIOVANNI IN FIORE «Una volta per tutte facciamo chiarezza sull’iter del Psc (Piano Strutturale Comunale). In molti cercano, in questa campagna elettorale, di confondere le idee Ai sangiovannesi prendendosi meriti che non hanno mai avuto. L’impegno di portare a compimento i lavori del Piano Strutturale Comunale (PSC) e annesso Regolamento Edilizio e Urbanistico (REU) assunto fin dal Programma elettorale presentato alle Amministrative del 2015 è stato mantenuto». Così Giuseppe Belcastro, sindaco di San Giovanni in Fiore.
«In data 7 agosto 2020 la Giunta municipale, con Deliberazione n. 45, ha approvato i materiali definitivi del PSC e REU e li ha trasmessi al Presidente del Consiglio Comunale per attivare l’iter di adozione. Ricordo – continua Belcastro – che all’atto di insediamento dei questa Amministrazione i lavori per il PSC ancora non si erano conclusi per una serie di ritardi legati alle precedenti Amministrazioni e ad una serie di modifiche del quadro legislativo regionale in materia urbanistica, che hanno contribuito non poco al rallentamento dei lavori.
Una prima bozza di Documento preliminare di PSC e REU il gruppo di lavoro era stata depositata al Comune a primavera del 2012 e approvata dall’allora Giunta Municipale con Deliberazione n. 44 del 17 aprile 2012. Deliberazione mai trasmessa al Presidente del Consiglio Comunale, che non l’ha mai discussa. Intanto la Regione Calabria, con legge regionale n. 35 del 10 agosto 2012 ha modificato la precedente normativa urbanistica regionale e i contenuti del Documento preliminare, cha da allora deve contenere un Quadro conoscitivo molto ricco e articolato, con un rilevante apparato cartografico di studi specialistici, geomorfologici e dei rischi, da far precedere al Documento preliminare, nonché l’integrazione della procedura della Valutazione ambientale strategica. Il tutto inserito in un rigido ”modello logico” di riferimento per la costruzione del PSC.
Il Gruppo di lavoro ha continuato a predisporre il materiale all’interno dell’Urban Center, intanto aperto ufficialmente il 28 marzo 2013 in piazza Abate Giacchino, in un edificio di proprietà comunale. All’atto di insediamento di questa Giunta Municipale, dopo aver verificato lo stato di avanzamento del PSC e del REU con Deliberazione n. 14 del 26 febbraio 2016 ha approvato il Documento preliminare del PSC e il REU e al contempo ha revocato la DGM n. 44 del 17 aprile 2012, che aveva approvato il Documento preliminare allora presentato dal gruppo di lavoro, perché mai discusso in Consiglio Comunale. Al contempo ha trasmesso i materiali al Presidente del Consiglio Comunale che lo ha fatto discutere in aula, dove è stato approvato all’unanimità nella seduta del 20 aprile 2016 con Deliberazione n. 5. La fase istituzionale preparatoria è stata quindi conclusa da questa Giunta Municipale, che ha al contempo assistito il Gruppo di lavoro nell’avvio della Conferenza di Pianificazione, aperta ufficialmente il 6 giugno 2016. Ricordo che la Conferenza di pianificazione, a norma dell’art. 13 della Legge regionale n. 19 del 16 aprile 2002 e smi, è stata convocata dal Sindaco, chiamando a parteciparvi gli enti territorialmente interessati ed invitandoli a valutare un documento preliminare in ordine alla compatibilità ed alla coerenza delle scelte pianificatorie con le previsioni degli strumenti di pianificazione sovraordinati ed alla realizzazione delle condizioni per lo sviluppo sostenibile del territorio.
La Conferenza non si è chiusa nei termini previsti (3 settembre 2016) per via di un disguido tecnico nella ricezione della PEC proveniente dalla Regione Calabria, Dipartimento 11, Ambiente e territorio, Settore 11, Urbanistica, regolarmente inviata il 6 giugno 2016, ma ad un indirizzo PEC non collegato alla Conferenza di pianificazione e, per questo, andata smarrita. Dell’incidente ci è accorti solo l’8 agosto 2016, il che ha determinato una riapertura dei termini di validità della Conferenza di pianificazione, per altri 90 giorni, con nuova scadenza concordata con la Regione per il 3 gennaio 2017. Alla chiusura ufficiale della Conferenza di Pianificazione, tuttavia, non sono arrivati i previsti pareri obbligatori dell’Ente Parco Nazionale della Sila e del Mibact/Sapab di Cosenza. Sono stati quindi nuovamente richiesti con reinvio del materiale del Documento preliminare assunto al protocollo n. 15508 del 5 dicembre 2017 da parte della Soprintendenza, e prot. 555/2018 del 24 gennaio 2018 da parte dell’Ente Parco Nazionale della Sila.
Il procedimento di è chiuso definitivamente il 14 febbraio 2018 e comprende anche il procedimento di Valutazione ambientale strategica già avviato da parte dell’Amministrazione comunale di San Giovanni in Fiore, in qualità di Autorità Procedente del Piano Strutturale Comunale (PSC) l’11 agosto 2017.
Solo allora, a PSC e REU osservato dagli Enti territoriali e dalle Istituzioni e Associazioni di garanzia gli interessi diffusi, corretto e integrato dal Gruppo di lavoro, è stato richiesto in data 18 agosto 2019 l’ultimo parere obbligatorio di Compatibilità geomorfologica ai sensi dell’art. 89 del DPR 380/2001 (ex. art. 13 della legge 64/74), ed ottenuto con prescrizioni in data 24 aprile 2020. Da qui la consegna definitiva da parte del Gruppo di lavoro in data 2 maggio 2020 e la successiva approvazione in Giunta del 7 agosto successivo.
In circa 50 mesi, quindi, questa Giunta Municipale è stata in grado di portare a termine questo importante strumento di politica urbanistica locale fondato sulla sostenibilità e su un ripensamento complessivo del modello di sviluppo, puntando decisamente in direzione di una strategia di “riordino e riqualificazione” (ambientale, urbana e territoriale, con ricadute ovviamente anche sociali) che punti a far trovare una nuova identità locale all’indistinta massa di edilizia residenziale esistente e allo stesso capoluogo della Sila».

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